porta, opera isolata - bottega piemontese (prima metà sec. XIX)
A due battenti, scompartiti ciascuno da cornici lisce a più modanature in tre pannelli sovrapposti, quelli del primo e del terzo ordine di forma rettangolare, quelli al centro quadrata. I pannelli inferiori presentano specchiature a rilievo accoglienti quattro riquadri intagliati a barrette oblique e fermati al centro da un motivo a borchia. Quelli madiani sono ornati ciascuno da un tondo centrale includente un fiore dalla corolla aperta, da cui originano quattro grandi cespi fogliati stilizzati alternati ad altrettanti motivi vegetali a tre fogliette su brevi steli. Seguono i pannelli superiori che recano intagliati, su specchiature rettangolari lievemente rilevate, due rami di palma incrociati e legati da un nastro. La porta è dipinta in grigio
- OGGETTO porta
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ verniciatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Ivrea (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Lavoro condotto con buona tecnica di intaglio anche se un poco disomogeneo nella scelta del repertorio ornamentale. Il confronto più immediato, rappresentato dai tre portali della facciata della Cattedrale (cfr.) realizzati nel 1854 su disegno dell'architetto torinese Gaetano Bertolotti, non va però al di là di una generica affinità tipologica evidente nella forma (quadrata e rettangolare) delle specchiature in cui sono scompartiti i battenti e nella presenza di rosoni e motivi fogliati nei pannelli del secondo rodine. La non stringente affinità stilistica con i tre portoni di facciata consente di proporre per l'opera una collocazione cronologica, nonchè culturale, differente, forse anticipata di qualche decennio. E' infatti verosimile pensare che, se la porta di accesso al deambulatorio non fosse stata piuttosto recente e sufficientemente decorata, mons. Moreno l'avrebbe fatta sostituire in occasione dei lavori di rinnovamento e di ampliamento da lui attuati in Cattedrale intorno alla metà dell'Ottocento, con una del tipo di quelle collocate negli ingressi di facciata. Conforta tale opinione la testimonianza di Dionigi Arborio Gattinara di Gattinara (D. Arborio Gattinara di Gattinara, "Notizie istoriche del Beato Varmondo Arborio vescovo d'Ivrea circa l'anno 1001", Torino 1825) il quale, trattando dell'ubicazione della lapide dedicata da Warmondo e collocata nel deambulatorio, dice che si trova "a mano sinistra dalla porta entrando dalla parte del Castello". Tale accenno attesta l'esistenza, intorno al 1825, di una porta di ingresso nel deambulatorio sicuramente ubicate dove si trova quella attuale e che forse non a torto potrebbe essere identificata con la porta in oggetto. Ragioni stilistiche, inoltre, sembrano non smentire tale ipotesi
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033796
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0