cornice di dipinto, opera isolata - bottega piemontese (prima metà sec. XVIII)
cornice di dipinto
post 1700 - ante 1749
Intagli su due fasce separate da un incavo: quella esterna è decorata a cordone di fogliette d'alloro, trattenute da una specie di fermaglio a metà dei lati e segnalata all'esterno da una fila doppia di trattini e perline. Quella interna presenta frutti e spesse foglie a nervature rilevate, ed è segnata all'esterno da una cornice di perline. La doratura, molto impoverita, lascia vedere la preparazione e il legno. Le giunture agli angoli sono incollate, il verso, liscio e senza vernici, ha tracce di carta incollata qua e là. All'interno, tela recente, datata 1941
- OGGETTO cornice di dipinto
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ verniciatura/ scultura/ doratura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice è stata riutilizzata dal curato teologo Tommaso Bianchetta per inserirvi il proprio ritratto come "parroco e costruttore della Chiesa della SS. Annunziata", come dice la scritta in alto, ritratto eseguito nel 1941 dal pittore Delle Ceste, cui si devono numerosi altri interventi nella nuova chiesa. Non c'è traccia della tela che la cornice doveva contenere in origine, ma l'inventario dei beni della Confraternita del 1782 (Torino, Archivio della Confraternita della SS. Annunziata, c/o dott. G. Cardellino, via Giulia di Barolo, 3, Stato d'Inventario con riconoscimento di tutti i mobili, Lingierie, Paramentali, ed altri effetti propri de'SS.ri Confratelli della M.to Vene.da Comp.a della SS. Anonciata...Agosto 1782, pp. 65 e segg., 70 e segg.) cita numerosi ritratti di arcivescovi di Torino, rettori della Confraternita e personaggi sabaudi, cui questa cornice poteva adattarsi, e nei conti del tesoriere Carlo Francesco Rossi del 1743-44 si cita, per esempio, nel 1744, un pagamento di L. 19 all'intagliatore Giuseppe Michele Stropiana per la cornice di un ritratto del fu Carlo Francesco duca d'Aosta, membro della Confraternita, eseguito da Maria Giovanna Clementi (cfr. Torino, Archivio della Confraternita, cit-, Conti del Tesoriere Carlo Francesco Rossi, 1743 e 1744, cap. 2, n. 17). L'intaglio è infatti di un gusto sobrio e solenne insieme, che corrisponde alla cultura degli intagliatori operosi tra la fine del Seicento e i primi del Settecento, come si leggono ancora anche all'Annunziata stessa negli intagli del coro, specie nelle teste di puttini e in un frammento di lesena da schienale descritto alla scheda n. 70. Una cornice del tutto simile, infine, si trova intorno al quadretto reliquiario con la Madonna con Bambino circondata da reliquie di santi di Trino Vercellese, pubblicato nel catalogo del 1980 (cfr. A. Barbero-C. Spantigati (a cura di), Inventario trinese. Fonti e documenti figurativi. Ricerche ed esperienze didattiche, catlaogo della mostra, Trino, 1980, p. 61) e dato al XVIII secolo. Anche tenendo conto del permanere di motivi e tecniche nella produzione al di fuori della corte, nel caso della cornice qui descritta, una datazione entro i primi decenni del XVIII secolo sembra la più probabile
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033700
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0