candeliere, serie - bottega piemontese (prima metà sec. XVIII)
candeliere
post 1700 - ante 1749
Le parti sono fuse e avvitate intorno ad una lunga vite, di cui si vede un capo nell'incavo del piede. Appoggiano su tre piedi a gradino, sporgenti, da cui si alzano cornice e modanature aggettanti, sottili, specchiature lisce tra le volute con contorno a tre lobi verso il basso. Fusto slanciato, costruito con una successione di gole e collari molto marcati; la parte centrale è sensibilmente più corposa, a coppa rovesciata; lo svaso superiore è molto ampio, il reggi-candela è a chiodo
- OGGETTO candeliere
-
MATERIA E TECNICA
ottone/ fusione/ verniciatura/ cesellatura/ sbalzo/ laminazione
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La sagoma, elegantissima e solida, richiama insieme le basi di candelieri a tronco di piramide con appoggio molto largo del primo Settecento e il disegno lineare a nodi e strozzature dei modelli di calice, di sedili, di supporti, frequente dal Seicento a tutta la prima metà dell'Ottocento, mentre la coppa e il reggi-candela a chiodo sembrano rifarsi a modelli più antichi, in uso soprattutto nel Rinascimento. Gli elementi che possono servire meglio ad una collocazione più precisa sono le specchiature a foglia, le volute e i piedini della base e la sagoma delle cornici di raccordo tra base e fusto, che sono nettamente settecentesche. Un confronto possibile, sia pure geograficamente lontano, per il disegno complessivo e in particolare per la compresenza di questo tipo di base e di coppa con portacandela a chiodo, è un candelabro tolosano in ceramica del XVIII secolo, conservato a Limoges, Musée Adrien Dubouché (cfr. Antiquariato, enciclopedia delle arti decorative, voce Tolosa, Gruppo Editoriale Fabbri, Milano, 1981, vol. V, p. 1643). Fra gli esemplari dell'Annunziata, invece, il confronto più vicino, per la sagoma della base e del fusto e il rapporto di dimensioni tra le due parti, è con i candelieri in legno intagliato descritti alla scheda cartacea n. 21 e collocati nella prima metà del Settecento, a cui si rimanda. In quest'arco di tempo, ma più vicino all'inzio del secolo che alla metà, pare possano collocarsi i due pezzi in esame, di cui, per altro, non è stato trovato alcun riferimento nei documenti della Confraternita e della Parrocchia
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033692
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0