nascita di Maria Vergine
Una giovane donna, seduta di scorcio, in veste color rosso scuro-rosato, e manto blu-violaceo cangiante, col capo rivolto a S. Gioachino, tiene in grembo con la destra Maria bambina, avvolta in un lino bianco e coronata di stelle, mentre con la sinistra prende una fascia da una culla in primo piano. A sinistra è ritto in piedi s. Gioachino, barbuto in veste grigio-ferro marrone, che tiene le mani giunte all'altezza del petto, mentre guarda in alto. Al centro, dietro il gruppo, si intravede il volto di una figura femminile, mentre sul fondo, dietro una tenda scura raccolta sulla sinistra, vi è la nascita della Madonna, con s. Anna nel letto e una donna in piedi, protesa verso di lei. Lo sfondo è blu verdastro, mentre gli incarnati hanno toni dal grigio perla al rosa carico. La cornice è lavorata e dorata
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Comaneddi Rocco (1744 Ca./ Post 1819)
- LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela è stata ammorbidita e ripulita a cura del Ministero della Pubblica Istruzione, nel 1965-66, come da documenti in Archivio della Soprintendenza Beni Artistici e Storici di Torino, cartella "Torino, Chiesa dell'Annunziata", in particolare lettera del 19/09/1966, in restituzione di tre tele da parte della Sovrintendente Gabrielli, controfirmata per ricevuta dal curato F. Bottino. Il dipinto presenta una cornice ottagonale identica a quella della tela della stessa chiesa rappresentante s. Gioachino e s. Anna (cfr. scheda n. 0100033664). Nel Catalogo dei Confratelli della Congregazione di S. Gioachino, all'anno 1793, è annotato: "Comanedi Rocco Pittore morto in Marzo - 1802 - Comandù Giovanni Pittore. Autore de due quadri ottangulari esistenti nella Cappella di S. Gioachino, e regalati alla Congregazione, con ciò, che alla loro morte si facciano celebrare le solite Messe a ciascuno di loro, senzachè intanto loro corra l'obbligo di ricevere, e soddisfare le solite bigliette per confratelli defonti, accettati a questa condizione addì 19 Agosto 1793, sopranumerari" (cfr. Torino, Chiesa della SS. Annunziata, Archivio Parrocchiale, Catalogo De' Confratelli della Congregazione di S. Gioachino descritti per ordine di anzianità, e viventi a 23 Maggio 1800, pp. non numerate, ad annum 1793). Ritroviamo menzionati i quadri in due liste dell'agosto 1840 per lavori effettuati rispettivamente da Carlo Emanuele Castagna indoratote e Ignazio Contessa. Il primo riceve L. 23.5 per "Lavoro fatto da me Carlo Em.le Castagna Indoratore Per laltare di S. Giovachino nella Chiesa della Sa.,a Anunziata li 14 Agosto argentato con vernice le duve cornice delli quadri laterali al detto altare L. 22 - Per averli fatti aggiustare dal minusiere che erano desambelati nelle gionte L. 1.5"; il Contessa invece riceve L. 12 "per la ristrutturatura di due quadri otagolari dei laterali della cappella di S.t Gioachino nella chiesa della S.ma Anunziata" (cfr. Ibidem, cassaforte, Mazzo di liste dal 1835 al 1848, nn. 64 e 65). Mentre il pendent è stato riconosciuto come un quadro ottocentesco, probabile rifacimento di quello originale, quello in esame è sicuramente settecentesco ed è nei modi di Rocco Comaneddi, pittore che era già stato attivo all'Annunziata dove, tra il 1773 e il 1775, aveva affrescato l'Eterno fra gli angeli nella volta della Cappella dell'Addolorata, ritoccato le pitture del coro e restaurato l'ancona ivi collocata (cfr. L. Tamburini, Le Chiese di Torino dal rinascimento al barocco, Torino s.d. (ma 1968), pp. 173-174, n. 27). Un utile confronto si può fare con le sovrapporte raffiguranti "atti eroici delle virtù morali" nell'appartamento del Duca d'Aosta nel Palazzo Reale di Torino, eseguite nel 1789 (cfr. P. Astrua, M. di Macco, scheda n. 105, in E. Castelnuovo - M. Rosci (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna. 1773-1861, catalogo della mostra (Torino maggio-luglio 1980), Torino, 1980, vol. I, pp. 102-103). Si veda, in particolare, la tela raffigurante la "Temperanza di Bellerofonte nel rifiutare le offerte di Stenobea derisa da un fanciullo: Cupido dispettuto", dove Stenobea seduta ha un movimento di torsione molto simile a quello della giovame con Maria Bambina; la veste, con una scollatura che tende a scoprre la spalla sinistra, ha drappeggi e pieghe dello stesso tipo e il braccio sinistro, con la manica un po' rigonfia, è somigliantissimo. L'identificazione del quadro come opera del Comaneddi, pare indubbia e la sua data di esecuzione deve essere collocata nel 1793 o poco prima. Infatti, il quadro del Comaneddi e quello del Comandù in questa data risultano già collocati nella Cappella di S. Gioachino e, poiché sono della stessa forma, furono probabilmente eseguiti contemporaneamente dai due pittori per essere regalati alla Congregazione, in cui vengono accettati nel 1793. La data di morte, marzo 1802, segnata a fianco del nome di Rocco Comaneddi nel Catalogo dei Confratelli citato, ritorna, con un mese diverso, nel Registro dei Confratelli della Congregazione del 1799, dove, alla data 1793, è scritto: "Comandù Giovanni/ Comanedi Rocco/ amendue accettati pel dono de' due quadri laterali nella Cappella, e dispensati dal ricevere e soddisfare le bigliette pe' morti", mentre accanto al nome del Comaneddi è aggiunto: "morto in Aprile - 1802". Essa è contrastante con l'indicazione di Alessandro Baudi di Vesme che lo segnala ancora vivo nel 1819 (cfr. A. Baudi di Vesme, Schede Vesme. L'arte in Piemonte dal XVI al XVIII secolo, Torino, 1963, vol. I) e con quella del catalogo della mostra torinese del 1980, citato sopra: "notizie dal 1768 al 1810"
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100033665
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1984
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI telaio/ su cartellino - Chiesa dell'Annunziata - a penna -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0