altare, opera isolata - bottega Italia centro-settentrionale (sec. XVIII)
Struttura in marmi policromi che si alternano a fasce sovrapposte e si associano creando un disegno ornamentale di piacevole gioco cromatico. Lo zoccolo di base, verde venato di bianco, è seguito da una lastra rosa variegata. La mensa, dal profilo curvilineo, è in marmo grigio lavorato a baccellature di pietra giallo ocra, impiegata anche nei profili e nei riccioli dei fianchi. Al centro è scolpita una cartella circolare circondata da pelacette. Piano della mensa rettangolare sormontato da due gradini, l'uno in marmo rosso, l'altro in marmo verde, profilate da cornici modinate, lievemente aggettanti. Al centro è collocato il tabernacolo architettonico delimitato da colonne angolari con fusto liscio in marmo bruno venato e capitello dorato composito. Esse reggono un'alta trabeazione che termina con una cornice aggettante, modinata. Al centro della prima sono modellate due testine cherubiche. La portella del tabernacolo è di forma rettangolare, con gli angoli superiori smussati e porta sbalzata l'immagine di un ostensorio raggiato con piede profilato da volute, fusto con nodo a vaso e mostra formata da corolla di nubi. I capitelli, i cherubini e la cartella della mensa sono modellati a stucco
- OGGETTO altare
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MISURE
Profondità: 105
Altezza: 180
Larghezza: 305
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centro-settentrionale
- LOCALIZZAZIONE San Damiano d'Asti (AT)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Tipico esempio di altare settecentesco sovrastato da una sontuosa decorazione a trompe-l'oeil (cfr. scheda 0100031295), fu probabilmente realizzato tra il secondo e il terzo quarto del XVIII secolo, perlomeno stando alle notizie fornite da F. Daneo (cfr. F. Daneo, Il Comune di San Damiano d'Asti, Torino, 1888, p. 294), secondo il quale i lavori di costruzione della cappella dell'Immacolata Concezione iniziarono nel 1732. La tipologia e i motivi decorativi sembrano, d'altronde, confermare la pertinenza dell'arco di tempo indicato, suggerendo, per lo più, una collocazione intorno alla metà del secolo. Le parti in stucco dell'altare sono state in parte compromesse da uno spesso strato di vernice dorata che non ha risparmiato neppure la porticina del tabernacolo di legno intagliato con fondo a losanghe. La doratura probabilmente risale al 1887 quando l'allora prevosto Giovanni Battista Sardi fece rilevare in oro tutti gli stucchi della cappella dell'Immacolata (cfr. F. Daneo, op. cit., p. 294). In seguito, la doratura è stata rinnovata in modo piuttosto grossolano
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031294
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0