paramento liturgico, insieme - manifattura piemontese (secondo quarto sec. XIX)
Il parato è costituito da una pianeta, un piviale, tre manipoli, due stole, un velo da calice, una borsa e gli è abbinato un paliotto. La pianeta, formata da quattro frammenti, è interamente ricamata nella parte posteriore in basso è arricchita da uno stemma. Fodera di seta rossa. Denominazione tecnica: Gros di Tours ricamato. Disegno: il motivo centrale, situato sopra lo stemma, si articola in una sequenza verticale di fiori e foglie, un mazzo di rose, un grappolo d'uva, un mazzo di tulipani, il tutto racchiuso in una cornice a piccole maglie. Dal basso, incorniciando lo stemma, si snodano due motivi a girali affrontati con grappoli d'uva, spighe e mazzi di piccoli fiori. L'impostazione del decoro, nelle linee principali, si ripete nello stesso modo per tutti i pezzi del parato, con piccole varianti degli elementi vegetali. Fondo bianco, disegno oro e varie sfumature di verde, rosa, rosso e viola. Analisi tecnica. Orditi: uno di fondo, seta bianca, 84 fili/cm. Trame: una di fondo, seta bianca, 25 colpi/cm. Ricamo: oro filato, riccio e lamellare, ciniglia e sete policrome, paillettes d'oro, piatte e a cupoletta, cordoncino d'argento. Al tessuto di fondo in Gros di Tours, è sovrapposto il ricamo ad ago, secondo le seguenti tecniche: punto piatto [continua nel campo Osservazioni]
- OGGETTO paramento liturgico
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MATERIA E TECNICA
cartoncino
ciniglia
- AMBITO CULTURALE Manifattura Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Vicoforte (CN)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La decorazione, un po'compressa nella pianeta, acquista grande respiro in altri pezzi del parato e nel paliotto. Lo stemma suggerisce che si tratti di un dono al Santuario effettuato da una coppia reale: infatti, accanto allo scudo di Savoia, è ricamato lo scudo degli Asburgo-Lorena, casato a cui appartenevano, sia Maria Teresa, moglie di Carlo Alberto, sia Maria Adelaide, moglie di Vittorio Emanuele II. In assenza di documenti che comprovino la donazione e la relativa data, il motivo decorativo suggerisce un'ipotesi di datazione circoscritta agli anni 1835-45, periodo di regno di Carlo Alberto. Il ricamo, sicuramente affidato ad un artigiano piemontese, può essere messo a confronto con manufatti eseguiti da Pietro Battistolo (cfr. M. di Macco, Appunti per la Catalogazione, in "Collegno. Proposte e documeti", giornale della mostra, n. unico, suppl. a "Collegno. Notizie del Comune", maggio-luglio, pp. non numerate)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031274-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0