reliquiario a ostensorio,

Lamina in un sol pezzo sbalzata con effetti a cesello e fissata al supporto ligneo con linguette pieghevoli. Poggia su una base rettangolare modanata in legno argentato sul fronte. Profili mistilinei in parte definiti da volute ed elementi fitomorfi. Zoccolo impostato su volute a ricciolo, racchiudente al centro un ovale con tre chiodi della Passione e si conclude con una teoria di palmette. Il fusto è modulato da un nodo centrale con tre fiori tra diversi elementi di raccordo. Mostra a cartella mistilinea di volute e valve con bordo irregolare, con terminazione a corona, racchiude la teca ovale sormontata da una corona di spine con al lancia e la spugna della Passione intrecciate

  • OGGETTO reliquiario a ostensorio
  • MATERIA E TECNICA argento/ laminazione/ sbalzo
    LEGNO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Villanova Mondovì (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella Visita pastorale di Monsignor Ghilardi (1844-1846) - Appendice alla Relazione, datata 1843, al paragrafo sulle reliquie conservate nella parrocchiale di S. Caterina si registra: "oltre le enunciate reliquie havvi una nuova teca d'argento in forma ovale contenente le reliquie Spina Christi, di Santa CAtterina V. e M., di S. Filippo Neri, di San Francesco di Sales, e di S. Francesca Romana colla sua autentica (Mondovì, Archivio Arcivescovile, Villanova S. Caterina, mazzo P, p. 11). La stessa osservazione è riportata dal vescovo Ghilardi nella visita pastorale immediatamente successiva: "In nova Theca formae ovatae ex argento continentur Reliquiae Spinae Xti, S. Catherinae V. e M., S. Philippi Nerii, S. Francisci Salesii et S. Franciscae Rom. de horum approbatione constat" (Mondovì. Archivio della Curia Vescovile, Visita pastorale di Monsignor Ghilardi (1844-1846), c. 3). In entrambi i casi è identificata esclusivamente la teca ovata ocn le reliquie, ma non viene fatta menzione del reliquiario destinato ad esporle. Un successivo pagamento del 6 luglio 1846 di £. 86.50 "al Signor orefice Giuseppe Mansuino per un reliquiario d'argento" (Villanova Mondovì, Archivio parrocchiale di Santa Caterina, Conti del Sig.r Tesoriere delle Compagnie dal 1815 al 1862, vol 28) è probabile che si riferisca proprio al reliquiario in questione. Una impostazione simile in alcune parti, ma in una esecuzione di qualità più alta, si riscontra nel reliquiario del beato Pio V, lavorato dall'argentiere monregalese Giovanni Ricciardi nel 1816 per la Cattedrale di Mondovì - dov'è tutt'ora conservato - su commissione del canonico Gioanini
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100031109
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1982
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI All'interno della teca, su cedula - Ex Spina D. N - a penna - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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