Sant'Antonio Abate
Il quadro presenta una gamma cromatica molto scura; sullo sfondo un cielo grigio-azzurro molto cupo che tende al rosa-arancio in basso a destra dove si intravedono una casa, foglie, sterpi, rocce bruno-olivastre. Sulla destra si intravede appena la sagoma scura del maiale, attributo iconografico del Santo. A sinistra, in alto, fogliame di colore bruno-olivastro. S. Antonio Abate, in posizione quasi frontale, a figura intera, posto al centro della tela, indossa un abito bruno-rossastro, con un manto bruno scurissimo, sul quale compare il tao di colore grigio chiaro; il panneggio è morbido, l'abito cade con pieghe rigonfie e pesanti. Il santo ha carnagione di colore rosa-arancio, barba che si ingiallisce alle estremità e presenta nella mano sinistra un foglio di colore giallastro, mentre con la mano destra regge il bastone, di colore bruno su cui si intravede appena il campanello, di colore grigio. Nella parte inferiore della tela, di colore bruno-olivastro, inserita in una decorazione a volute e conchiglia di colore giallo-senape, compare, su un fondo grigio, una scritta in nero indicante l'anno di annessione (1566) dell'Ospedale di S. Antonio a quello di S. Biagio
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 280
Larghezza: 110
- AMBITO CULTURALE Bottega Italia Centro-settentrionale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Ospedale dei SS. Antonio e Biagio
- INDIRIZZO via Venezia, 16, Alessandria (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il pessimo stato di conservazione delle tele, con le medesime dimensioni e della stessa mano, e le diffuse ridipinture, non permettono una precisa lettura stilistica dei quadri. Una scritta, in basso, inserita in una decorazione con conchiglia, ricorda le cartelle seicentesche e il loro scopo didattico esplicativo. Tale tipologia appare diffusa, nell'alessandrino, per tutto il XVIII secolo. Si legge in essa la data del 1566, che non può valere per l'esecuzione dei dipinti, ma che si riferisce all'unificazione dell'Ospedale di S. Antonio a quello di S. Biagio. Tale unificazione avvenne nella sede dell'Ospedale di S. Antonio, in via Treviso, e solo nel 1790 vi fu il passaggio alla sede attuale in via Venezia. Anche tale data non può valere per l'esecuzione dei dipinti, ma si potrebbe ipotizzare interventi e ridipinture per adattare la vecchia tela alla nuova collocazione. I dipinti si trovano alla sommità dello scalone, in un riquadro del muro a sinistra dell'entrata (oggi in disuso) al Salone delle Adunanze, è collocato quello di S. Antonio, mentre a destra si trova quello rappresentante S. Biagio. Lo scalone venne progettato dall'architetto Alessandro Antonelli, e realizzato dopo il 1835 (Agapiti, L'ospedale Civile di Alessandria, in "Alexandria", II, 1934, fasc. 4, p. 5, fig. a p. 2), ma non si sa se venne studiata l'architettura della parete in funzione delle preesistenti tele o se queste vennero adattate alla forma e alle dimensioni dei riquadri. Le vicende della costruzione dell'Ospedale non forniscono, quindi, date plausibili per l'esecuzione dei dipinti che rivelano, seppur genericamente, caratteri stilistici di area piemontese sulla fine del XVII secolo. Il dipinto con S. Antonio compare in un inventario del 1960 (Archivio Ospedale) al n. 62 definito come "quadro grande a muro - 1566", mentre è su tela e la data è da riconnettersi a quella dell'iscrizione; quello con S. Biagio, nel medesimo inventario, è indicato al n. 63 con la descrizione "quadro grande a muro - 1566"
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100030986-1
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1982
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI in basso/ al centro/ entro cartiglio - SANCTO ANTONIO AUSPICE/ DOMUS AD CORPORUM VALITUDINEM REFICIENDAM/ ANTE MCD. ANNUM CONSTRUCTA/ SANCTI BLASII NOSOCOMIO/ ANNO MDLXVI ANNECTITUR - lettere capitali - a penna - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0