stalli del coro, insieme - bottega piemontese (metà sec. XVIII)

stalli del coro post 1740 - ante 1760

Il coro si compone di due corpi staccati, a forma di L, uguali fra di loro, che incorniciano l'altar maggiore. L'alta spalliera del coro che fa unico corpo con i sedili, è suddivisa, secondo uno schema che intervalla specchiature a contorno mistilineo e lesene sobriamente decorate con conchiglia e foglie d'acanto; nella specchiatura si intrevede - ricoperta da una spessa verniciatura successiva - uno stemma gigliato a intarsio entro cornice mistilinea intarsiata. Il corpo del coro ingloba e comprende anche - in ciascuno dei due tronconi - due inginocchiatoi. Alle estremità di ciascuno dei corpi che compongono il coro si trovano porte semplici entro riquadrature rettangolari. I quattro confessionali,. connessi al coro tramite tratti di tavolato quasi grezzo, non sono invece pertinenti alla struttura originaria dell'insieme

  • OGGETTO stalli del coro
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ verniciatura/ intarsio
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
  • INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Deturpato da una spessa verniciatura, probabilmente di tardo Ottocento, che appesantisce l'insieme e cela la raffinata decorazione ad intarsio delle spalliere, il coro denota un'esecuzione intorno alla metà del XVIII secolo. Piuttosto anomalo nella struttura, appare però vicino, nei motivi decorativi e nella leggera ed elegante sinuosità dei profili, ad altri cori ed arredi lignei presenti in diverse chiese del Piemonte; e valga, come esempio fra i tanti, il paragone con i sedili del refettorio del Santuario di Mondovì, riprodotti in A. Midana, L'arte del legno in Piemonte nel Sei e Settecento, Torino, 1924, tav. 408. Il coro settecentesco proviene dall'antica sede dell'Istituto di via Po, come attestano i documenti reperiti nell'Archivio dell'Ospizio stesso (Archivio dell'Istituto, Categoria XIII...). Intorno al 1887, all'atto del trasloco dell'Istituto dall'antica sede di via Po, vennero richiesti diversi preventivi per il trasporto del coro ed il suo riadattamento nella nuova sede; non è però chiaro, dai documenti consultati, quale ditta venne poi incaricata per il lavoro. Dai preventivi reperiti in archivio, oltre che dalla diretta osservazione dell'insieme, si può ricavare che i quattro confessionali, due per ogni corpo del coro, vennero connessi al coro stesso in questa occasione, con un intervento piuttosto grossolano, operato dalla ditta stessa che eseguì il trasloco, occludendo le aperture del coro (non giustificabili, né conciliabili con lo spazio geometrico e semplice della cappella), con tavole di legno quasi grezzo, appena mimetizzate dalla verniciatura. Anche le porte che concludono i corpi a L del coro paiono aggiunta di questo periodo. Sempre in questa occasione, si può ipotizzare si sia intervenuti con la pesante verniciatura di cui si è già fatto cenno, allo scopo di unificare l'insieme, dando al coro settecentesco e alle parti ad esso aggiunte una parvenza almeno di uniformità stilistica
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027854
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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