confessionale, post 1800 - ante 1824

Struttura a parallelepipedo. Intaglio decorativo con due ampie volute che raccordate tra loro che incorniciano robustamente la fronte, scomposta in profili rettilinei di sobria evidenza e conclusa da un timpano triangolare profilato da doppia cornice modinata. Apertura centrale con profilo superiore trapezoidale, modinata, con portina incernierata nella parte inferiore, ornata da specchiatura centrale rettangolare profilata da cornice modinata e ornata da motivo centrale a losanga. Uno solo dei due confessionali porta incastonato al centro del timpano uno stemma circolare in legno intagliato e dipinto

  • OGGETTO confessionale
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
  • INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I due confessionali in esame, risultano essere simili nella struttura (al di là di una variante nel profilo dell'apertura d'accesso all'interno dello stesso), ad altri quattro esemplari collocati nel coro della cappella, ma differiscono da essi per numerosi particolari nella lavorazione. Pare probabile che la serie in esame sia stata realizzata all'inizio del XIX secolo, secondo quanto emerge ad un'analisi stilistica, mentre gli altri quattro esemplari, inseriti con tutta probabilità nella struttura del coro (cfr. scheda n.), con un intervento che risale al momento del trasloco dall'antica sede dell'Ospizio di Cairtà, sita in via Po, al nuovo edficio dell'Istituto, risulterebbero essere copie tarde di tali prototipi. In via di ipotesi è possibile suggerire che al momento di adattare il coro settecentesco, di struttura piuttosto anomala, allo spazio della nuova Cappella, volendo occludere le molte aperture presenti nel coro stesso, non conciliabili, né giustificabili con lo spazio geometrico e semplice della Cappella, si sia pensato di intervenire aggiungendo quattro nuovi confessionali esemplati su quelli più antichi, forse anch'essi provenienti, come il coro, dalla precedente sede dell'Ospizio. I confessionali vennero poi connessi al coro tramite un grezzo tavolato, la cui messa in opera (ma non quella dei confessionali) è testimoniata da documenti d'archivio. Tale ipotesi trova anche conferma ad un esame stilistico dei quattro confessionali che appaiono, nella rigidità grafica e meccanica dei profili e nella stessa qualità del legno e della lavorazione, copie tarde dei due esemplari di primo Ottocento, databili agli ultimi decenni del XIX secolo. Notevoli problemi ha posto la presenza dello stemma incastonato nel timpano di uno dei confessionali più antichi, di cui non è stata rintracciata la famiglia di appartenenza, non avendo sortito nessun risultato lo spoglio sistematico dell'enciclopedia di Vittorio Spreti, una delle più complete ed esaustive opere di araldica (V. Spreti (a cura di), Enciclopedia storico-nobiliare italiana, Milano, 6 voll., 1928-1936). Certo è che si tratta di un'aggiunta tarda, forse addirittura novecentesca, di un gusto piuttosto discutibile, trattandosi di uno stemma non scolpito, ma vistosamente applicato e rozzamente colorato, tanto da far dubitare della sua reale appartenenza ad una famiglia nobiliare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027841
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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