San Francesco d'Assisi rinuncia ai beni del padre

decorazione plastica, ca 1718 - ca 1718

In centro, in primo piano, è raffigurato il santo inginocchiato, col torso nudo, restituisce al padre, raffigurato ala sua destra, abbigliato con una lunga tunica, della quale solleva un lembo, l sue vesti, mentre il vescovo, abbigliato con la mitra e il piviale, ricopre con il suo mante Francesco. Alle spalle del Vescovo è un altare con gradino, su cui sono appoggiati una croce e due candelieri, ed un'ancona raffigurante la Madonna con il Bambino. Alla scena assistono due figure maschili, poste rispettivamente alle spalle del vescovo e del padre

  • OGGETTO decorazione plastica
  • AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Chiesa di S. Francesco
  • INDIRIZZO Piazza San Francesco, 1, Bene Vagienna (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un'iscrizione inserita sotto gli stucchi dell'ancona, ricorda l'esecuzione del ciclo decorativo della chiesa per la munificenza di Melchiorre Magistrati, abate ed elemosiniere del re, compiuto nell'anno 1718 e comprendente la decorazione degli archi della navata centrale della chiesa, le pareti del presbiterio e del coro, l'ancona e i capitelli dei pilastri e delle lesene. L'ampio ciclo decorativo si colloca nell'ambito di u na significativa produzione di plastictori operanti nell'area cuneese e che trovano nella famiglia Beltramelli gli esponenti di maggior spicco, accanto al Barelli o ad allievi-collaboratori quali il Discepolo, documentato accanto al Beltramelli a Santa Croce a Cuneo (S. MAMINO, Santa Croce:committenti e artefici della costruzione ettecentesca, in Radiografia di un territtorio, Cuneo 1981, p. 225) e alla Misericordia di Cavallermaggiore (G. CARITA', Le sedi della "Misericordia", in Per i 400 anni della Missericordia, 1579-1979, Cavallermaggiore 1980, pp. 51-52). In particolare si può cogliere un parallelo con quest'ultimo episodio citato, nella forma prospettica della cornice esterna all'ovale. Il Vacchetta (Schede Vacchetta, a.v.) in margine d alcuni disegni degli stucchi di S. Francesco, annotò in foma dubitativa il nome del Beltramelli, cogliendo nelle forme di questo ciclo gli elementi riscontrati nelle opere note di questi stuccatori (N. CARBONERI, Stuccatori luganesi in Piemonte, in "Arte e Artisti dei Laghi lombardi", Como 1964; M. G. CONTRATTO, Sebastiano Taricco, Cuneo 1974; A. GRISERI, Itinerario di una provincia, Cuneo 1976). La qualità del rilievo nella composizione delle scene richiamano gli alti esempi del citato ciclo di Santa Croce a Cuneo e di Santa Maria del Popolo a Cherasco (G. CALANDRI, La Madonna del Popolo, Cherasco 1966), anche se nel caso di S. Francesco appaiono più lontani i modelli di tardo Seicento che nei casi citati risultano maggiormente influenzati sulle opere del plasticatore. Il ciclo è menzianto da Il quadro è menzionato in G. ASSANDRIA, Memorie storiche della Chiesa di Bene, Pinerolo 1899, pp. 72-73
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027676-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI In alto, entro cartiglio - AD/ LOCI PRESVLEM/ SUA PATRI/ RESIGNAT - lettere capitali - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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