mensa d'altare, opera isolata - bottega genovese, bottega Italia nord-occidentale (metà sec. XVIII, sec. XIX)
L'unico gradino della predella reca inserite nella parte posteriore due lastre di marmo bianco con intarsi geometrici. La mensa è sostenuta da due finti piedi, poggiati su zoccolo defradante e con sagomati a formare volute. Il fronte si allarga verso l'alto formando volute laterali ed è ornato al centro da una cartella dalle cui cornici a volute dipartono due gigli; al centro della cxartella è effigiato un cuore trafitto. I lati della mensa sono ornati da cartelle geometriche e foglie d'acanto ad intarsi rossi e neri. Un secondo elemento ad aggetti anche squadrati forma il ripoeno con profilatura ornata da una finta dentellatura ad intarsi neri e giallo-rossi. Al centro del gradino si erge il tabernacolo, con fronte intarsiato di marmo tendente al rosso e cornicione
- OGGETTO mensa d'altare
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MISURE
Profondità: 84
Altezza: 158
Larghezza: 198
- AMBITO CULTURALE Bottega Genovese Bottega Italia Nord-occidentale
- LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altare è composto da due blocchi stilisticamente differenti: la parte inferiore della mensa, più curvilinea, ha caratteri tipici della produzione genovese della metà del Settecento ed appare confrontabile con l'altare dell'abside laterale destra e quuello del S.mo Rosario che pare leggermente posteriore. La parte superiore della mensa, il gradino e il tabernacolo hanno invece una struttura più rigida, già ottocentesca. La manomissine, non documentata, potrebbe essere avvenuta in tempi recenti, all'epoca dei restauri del 1960 circa, quando furono inserite nella predella le piastre intarsiate recuperate da quacuno degli altari laterali smantellati. Nel 1906 l'altare è infastti descritto come composto da ancona e altare marmoreo, con "una grande immagine in legno del Crocifisso con ai lati la SS. Vergine e S. Giovanni in Affresco (Gavi, archivio Parrocchiale, Inventario della Chiesa Parrocchiale di S. Giacomo Maggiore in Gavi anno 1906). Fin dal 1524 l'altare fu della famiglia Rocca e nella visita pastorale del 1582 è nominato come dedicato a S. Giovanni Evangelista, ma contemporaneamente si permette di trasverirvi il titolo del soppresso altare di S. Secondo (C. DESIMONI, Documenti ed estratti di documenti per la storia di Gavi, Alessandria 1896, p. 177). Nel 1612 vi figurava una statua del Cropcifisso con le figure di S. Secondo e di S. Carlo Borromeo dipinte, a guisa di ancona, sul muro retrostante (Genova, Archivio vescovile, Durazzo, fol. 246). Citato come di S. Secondo ancora nel 1650 (Genova, Archivio vescovile, Visita Pastorale del 1650), nel 1771 figura dedicato a S. Caterina, forse Caterina da Fieschi (Genova, Archivio vescovile, Visita Pastorale del 1771). A partire dalla Visita pastorale del 1821 è sempre nominato come del Crocifisso (Genova, Archivio vescovile, Relazioni Lambruschi, fol. 230). I Remondini nel 1891 ci informano che i Rocca Sartorio "inconsultamente da poco scolpirono il Santissimo Nome di Gesù sulla predella dell'altare" (A.REMONDINI, M. REMONDINI, Parrocchie dell'Archidiocesi di Genova, Parte II della regione XIII, Genova 1891, p. 19). Secondo Sartore l'altare era "un tempo con S. Andrea e Santa Caterina da Siena" ma "ora il quadro è andato perduto, forse guasto e deteriorato" (F. SARTORE, Storia popolare di Gavi Ligure, Genova 1934, p. 174). Questa notizia nasce forse da una confusine: un S. Andrea e una S. Caterina, dipinti probabilmente su muro e così somiglianti al Padre Andrea Alini della Stessa Parrocchiale e alla sua supposta amante Caterina da suscitare la reazione scandalizzata di un devoto, sono infatti citati in una lettera di denuncia, databile intorno al 1619, come da poco eseguiti nella cappella del Crocifisso (Genova, Archivio vescovile, De Martini 1617-1631, fol. 262); ma l'altare del Crocifisso è, a quella data, più probabilmente identificabile in quello attualmente del S.mo Rosario
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027586
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0