ascensione di Cristo

dipinto, 1763 - 1763
Migliori (scuola)
notizie metà sec. XVIII

Il dodicesimo dipinto raffigura l'Ascensione di Cristo: al centro, inserito entro una mandorla luminosa. è Gesù, avvolto in un ampio manto, con le braccia alzate. Ai suoi piedi sono rappresentati, inginocchiati e in atto di pregare, gli apostoli e la Madonna. Le figure sono diosposte in due gruppi disposti a semicerchio. In primo piano si riconoscono, a sinistra, la Vergine, con il capo coperto da un velo che gli scende sulle spalle e sulla lunga veste dalle maniche lunghe; a destra, S. Pietro, con la tunica dalle lunghe maniche celata dal manto adagiato sulla spalla destra

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 35
    Larghezza: 27
  • ATTRIBUZIONI Migliori (scuola)
  • LOCALIZZAZIONE Gavi (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I dipinti non sono dovuti tutti alla stesa mano: in particolare l'Annunciazione, alla quale può essere stilisticamente accostata solo la Crocifissine, si dimostra qualitativamente più alta e più precisa nella esecuzione, con panneggi delicatemente mossai e brani di natura morta miniaturizzati. I due ovali, di carattere marattesco, sono culturalmente legati ad Agostino Masucci: l'Annunciazione è, infatti, è una copia di un dipinto dell'artista, conservato presso il Minneapolis Institute of Art (A. M. CLARK, Agostino Masucc: A Conclusin and a Reformatin of the Roma Baroque, in "Essay in the History of Art presented to Rudolf Wittkover", Londra 1967, p. 263, tav. XXXVII; Sebastiano Conca, catalogo della mostra, Gaeta 1981, scheda n. 109 a cura di G. Sestieri). Gli altri 13 dipinti sono dovuti ad un diverso pittore, eseguiti in un modo meno accurato e culturalmente meno aggiornati, con influenze cortonesche. La differenza di mano trova conferma documentaria: nel 1763 è infatti registrato il pagamento "per n. 15 ovali in rame dei Misteri fatti dipingere in Roma dal Rev. Durazzo della Comp. di Gesù", dei quali 13 £dal Sign. Migliori" (o Michiori), e duie da uno "scolare del Sig.r Masucci...regalati dal R. Gerolamo Durazzo" (Gavi, Archivio Parrocchiale, Compagnia del S. Rosario, al 1763/06/07). Altri pagamenti sono registrati fino al 10 giugno 1764 (Gavi, Archivio Parrocchiale, Introito et esito della Compagnia del Sacratissimo Rosario 1732-1805, al 1763/31/12 e 1764/06/10). Prima di ricorrere ad artisti romani erano state acquistate delle pegamene per far eseguire delle prove di pittura da pittori locali o forse genovesi (Gavi, Archivio Parrocchiale, Compagnia del S. Rosario, al 1763; Gavi, Archivio Parrocchiale, Introito et esito della Compagnia del Sacratissimo Rosario 1732-1805, al 1763/31/12). La commissione dei dipinti si inserisce nel totale rifacimento della cappella che comprende l'altare, la staua del Cacciatori e la pittura della volta ad opera di Cavatorta. La seriew è menzionata da C. DESIMONI, Annali storici della città di Gavi, Alessandria 1896, p. 260; F. SARTORE, Storia popolare di Gavi Ligure, Genova 1934, pp. 172, 174; M. PISTONE, La chiesa di S. Giacomo", in "Millrenario di Gavi", Gavi 1972, p. 13; G. GALBIATI, Le tre Confraternite di Gavi Ligure, Genova 1949, ed. consultata Ovada 1979, p. 28
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027578-12
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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