assunzione della Madonna

dipinto, 1679 - 1679

La vergine è raffigurata assisa, colle braccia incrociate sul petto; il capo, incorniciato da lunghi capelli, è leggermente reclinato ed ha lo sguardo rivolto verso il cielo. E'coperta con un manto bianco segnato da profonde pieghe. Sulla destra si intravede un altro drappo. Il fondo è bruno sfumato al giallo. Il dipinto è inserito entro una cornice dorata modanata

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA legno/ modanatura/ doratura
  • MISURE Altezza: 97
    Larghezza: 79
  • ATTRIBUZIONI Casone Giovanni Battista (1610/ 1686)
  • LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è copia della "assunzione" di Guido Reni, realizzata per la cappella del Cardinale Stefano Durazzo: sebbene il quadro di Ovada sia stato ridotto, la derivazione doveva limitarsi solo alla figura della Vergine e dovevano essere presenti delle varianti, dal momento che nell'originale non è presente il tessuto che si intravede alla destra. La composizione originaria doveva alludere al riscatto degli schiavi, essendo la confraternita ovadese aggragata alla Arciconfrateernita romana della SS. Trinità per il riscatto degli schiavi fin dal 1645 ed essendo bianco il manto della Vergine nella pala, dipinta da Canepa da Voltri nel 1762 e collocata sull'altare di N. S. della Mercede, che a tale tema allude. I pagamenti sdocumentati nel 1679 "per fare il confarone del riscatto...al Sig.r Gio. Batta Casone pittore" (Ovada, Archiviuo della Confraternita, Libro dove si...del Riscatto de schiavi. Conti 1650, al 20 novembre 1679) sono da riferirsi a questo dipinto. Fra le poche opere sicuramente appartenenti al pittore ligure, l'Assunta, nonostante le vaste lacune che ne rendono difficoltosa la lettura, può essere accosta al "S. Francesco da Paola" della chiesa della Maddalena a Genova e alla "Vetrgine con i Santi Lorenzo, Liborio e Filippo Neri", del 1681, nella chiesa di N. S. delle Vigne sempre a Genova (V. BELLONI, Pittura genovese del'600 dal manierismo al barocco, Genova 1969, pp. 211, 213, fig. 63, 65; G. V. CASTELNOVI, La pittura nella prima metà del Seicento dall'Ansaldo a Orazio de Ferrari, in La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova 1971, p. 163). I due quadri rilevano, infatti, una morbidezza del panneggio ed un uso del chiaroscuro, memore della formazione tardo-caravaggiesca del pittore, non lontani dall'opera di Ovada. A conferma dell'attribuzione è la chiara derivazione del volto dell'Assunta da quelli di diverse figure femminili dipinte da Fiasella, di cui Casone fu sia genero che seguace. Il dipinto è menzionato nell'inventario del 1910 (Ovada, Archivio della confraternita, Confraternita della SS. Trinità e S. Gio. Battista. Ovada. Inventario 1910, inv. n. 1)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027548
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul recto - D. I - lettere capitali - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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