San Matteo Evangelista

dipinto, 1764 - 1764
Bensa Carlo (notizie Seconda Metà Sec.xviii)
notizie seconda metà sec.XVIII

San Matteo è raffigurato come un anziano uomo, vestito con una tunica, dalle maniche lunghe che cela completamente il corpo, in parte nascosta da un manto, dal viso incorniciato da una fluente barbai. E'assiso su una nuvola intento a scrivere, ispirato da un angioletto posto alle sue spalle, a destra, il vangelo: con la sinistra trattiene una penna, mentre ha posato il libro, tenuto aperto con la mano destra, su una gamba piegata

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Bensa Carlo (notizie Seconda Metà Sec.xviii)
  • LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Consiglio della Confraternita avabvva deciso nel 1763 la costruzione di un nuovo volto sopra il Sancta Sanctorum e la sua decorazione con stucchi e pittura. La decorazione a stucco fu realizzata da Giuseppe Bocchetta che, nel 1764, fu pagato 260 lire "per lavori di stucchi formati...in ornamento della volta nuova sopra il Sancta Santorum" (Ovada, Archivio della confraternita, Libro dei Conti di S. Gio. Batta. 1737-1787, al 5 luglio 1764). L'origine lombarda ed un'attività ligure dello stuccatore è suggerita dall'esistenza di un Giovanni Bacchetta che, secondo Alizeri, eseguì intorno al 1788 "fregi di plastica" per la Parrocchiale di Nervi, in collaborazione con il lombardo Bartolomeo Bernasconi (F. ALIZERI, Notizie dei professori del disegno in Liguria dalla fondazione dell'Accademia, vol. I, Genova 1884, p. 349). La decorazione già ingenmtilisce ed esemplifica la esuberante ornamentazione di gusto rococò che si trova in Liguria, ad esempio, nell'Oratorio della Assunta Coronata del 1729 circa (B. CILIENTO (a cura di), Santuario e oratorio di Coronata, Genova 1977) o nella villa Durazzo Bombrini (P. CEVINI (a cura di), Cornigliano: Villa Durazzo Bombrini (Italsider), GEnova 1977, figg. 12, 14). Gli affreschi dei medaglini vennero commissinati a Carlo Bensa dietro un compenso di lire 600, ma non era stasto rispettato per due volte dalla Confraterenita (Ovada, Archivio della confraternita, Verbali..op. cit., al 1764). Ad un accordo si arrivò ew le pitture furono eseguite per la somma di 450,1 lire tra il 1764, data di un pagamento "al Sig. Carlo Bensa Pittore, per le pitture fatte da esso nel volto sopra il S. Sanctorum" (Ovada, Archivio della confraternita, Libro dei Conti di S. Gio. Batta. 1737-1787, al 23 luglio 1764) e il 1765, quando venne registrato un pagamento "per vettura di esso Pittore nel suo ritorno a Voltri, e porto di sua robba" (ID., al 1765). Bensa, del quale Alizeri non conosce il nome e che suppone originario di Sestri anche se "piuttosto da voci incerte che da autorevoli documenti", fu autore degli affreschi della cupola, scoperti nel 1780, e della navata della chiesa di S. Erasmo a Voltri (F. ALIZERI; 1884, pp. 164-165). Gli affreschi della navata sono da datarsi post 1781 (G. B. CABELLA, Pagine voltresi, Genova 1908, pp. 439-440). Il confronto fra i due lavori, separati da un quindicennio di totale mancanza di notizie, mostra, accanto alla permanenza di strettissime affinità stilistiche, un evoluzine del pittore da una cultura, ancora legata alle sesperienze liguri della prima metà del secolo di Lorenzo de Ferrari e Giuseppe Palmieri ad un aggiornamento in direzine romana ed a ccademica, parallelo a C. G. Ratti e a P. G. Brusco. Si potrebbe ipotizzare che il Bensa sia stato allievo di Giuseppe Canepa, al quale la bibliografia ha generalmente ricondotto l'opera, come sembra suggerire il confronto con gli affreschi che quest'ultimo esegue nel 1785 nell'abside e nel presbiterio della Cappella di S. Carlo Borromeo in S. Ambrogio a Voltri, Gli affreschi sono menzionati da G. B: ROSSI G. B. ROSSI, Ovada e dintorni, estratto da "Paesi e castelli dell'Alto Monferrato e delle Langhe", Roma 1908, p. 60; G. BORSARI, Una chiesa e una confraternita nella storia di Ovada, in "La provincia di Alessandria", 1968, n. 7-8, p. 33 (ripubblicato in Spunti di Storia Ovadese, Alba 1971, p. 38), G. BORSARI, La nostra Ovada, Alba 1968, p. 39; M. IGHINA, L'alto monferrato ovadese, Ovada 1969, p. 6; G. BORSARI, Le scomode confraternite ovadesi, in "Piemonte vivo", aprile 1978, p. 9
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027515A-5
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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