San Giovanni Battista
dipinto,
post 1819 - 1849
Il santo è raffigurato in piedi, in un paesaggio con palme e altre piante non identificabili sullo sfondo. Impugna, colla sinistra, la croce, su cui si avviluppa un cartiglio, e solleva l'altro braccio indicando il cielo. Il dipinto è inserito entro una cornice in stucco modanata
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 200
Larghezza: 100
- AMBITO CULTURALE Bottega Alessandrina
- LOCALIZZAZIONE Ovada (AL)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le cattive condizini di conservazione rendono difficile una precisa valutazione del dipinto che si configura come di carattere locale. Il dipinto dovrebbe essere posteriore al 1819, quando si annotano le spese "per la formazione della facciata, per lo stabilimento dello scalone, ed Atrio, e pavimento del med.o in pietre scalpellate, e riformazione del volto in tribuna... capo muratore Antonio Zenino" (Ovada, Archivio della confraternita, Libro dei Conti di S. Gio. Batta. 1737-1787, al 1819). Con tali lavori, si continua, "si rese l'entrata di detto Orat.o decentissima, quando prima, come ognin sas, era tutt'a l'opposto". Per realizzare il nuovo accesso all'Oratorio, si utilizzò la navata destra dell'antica Parrocchiale di S. Sebastiano, chiusa al ulto nel 1791 in attesa dell'apertura della nuova chiesa di N. S. Assunta -1801- (G: BORSARI, La nostra Ovada, Alba 1968, pp. 31-32). Prima di tali lavori, l'Oratorio era raggiungibili solo dall'interno della Parrocchiale: Sopra la primitiva porta dell'Oratorio nel 1707 il pittore Giovanni Battista Grandi aveba dipinto "l'impronta della SS. Trinità" (Ovada, Archivio della confraternita, Priori 1698-1713, al 1707). Troppo povera è l'annotazione per poter identificare il pittore con l'ononimo quadraturiusta che, con il fratello Gerolamo, collaborò con Federico Bianchi a Varese (1677) e Milano (1683 e 1690-1692 circa) e, subioto dopo aver dipinto al Sacro Monte di Orta, con Stefano Maria Legnani a Torino nella Cappella dei Mercanti e in Palazzo Carignano (1695-1698). Una sua attività nella zona ovadese e ligure, se venisse confermata, si collocherebbe fra il 1702, anno durante il quale il pittore è documentato al Santuario di S. Maria della Croce presso Crema, e la fine del 1707, quando fu a Milano (L. CARUBELLI, Per il quadraturismo lombardo fra barocco e barocchetto: fratelli Grandi, in "ARTE Lombarda", 1978, n. 50, pp. 104-115)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027475
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sul cartiglio - ECCE DEI - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0