candeliere da chiesa, serie - bottega piemontese (inizio sec. XIX)
candeliere da chiesa
1800 - 1810
I candelieri, dorati solo nella parte anteriore, poggiano su trepiedi sferici, su cui si imposta la base a pianta triangolare, formante, in basso, motivi classici a greca e decorata con fiori stilizzati e serti penduli d'alloro. Il fusto, dopo una strozzatura, si innalza con una corolla di foglie d'acanto; successivamente viene ripetuto il motivo a greca della base, sottolineato dall'inserzione ai tre angoli di una foglia d'acanto. Dopo un secondo nodo, una coppa di foglie lanceolate introduce la parte terminale del candelabro, decorata a piccole foglie stilizzate, che sostiene il sottocoppa
- OGGETTO candeliere da chiesa
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ doratura
- AMBITO CULTURALE Bottega Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Chieri (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella serie dei candelieri l'evoluzine del motivo decorativo costituito dalle volute geometriche a greca, presenti nella base e ripetute nel fusto, e della ghiròlanda pendula di alloro, riprende stilemi tipici degli arredi Ancien Régime. Significatiuvo in questo senso è il confronto cvon il disegno per candelabro di Giovanni Battista Boucheron, se pure più elaboirato, databile attorno al 1780-85 (E. CASTELNUOVO, M. ROSCI (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna, catalogo della mostra, Torino 1980, V. I, p. 150, scheda di P. Gaglia). Ma negli oggetti in questione un certo irrigidimento dei profili e l'inserzine della decoprazione a foglie lanciolate, tratti già tipicamente ottocenteschi, fa avanzare la datazione di circa un ventennio. Non sono stati reperiti documenti relativoi agli oggetti in esame che non possono essere identificati nei sei candelieri altio verniciati in oro menzionati in un inventario degli arredi destinati ad ornare l'altare maggiore della Chiesa di S.Giorgio, in quanto la data apparirebbe troppo precoce. Un'ulteriore nota archivistica, tratta dal volume delle fatture e dei pagamenti dal 1881 al 1929 dell'Archivio della chiesa di S. Giorgio, relativa alla doratura di seicandelieri grossi ad opera della ditta Ceaglio Giacomo, in data 1881, riporta invece ad un periodo decisamente tardo: anche se il documento si riferisse solo ad una doratura, esso risulterebbe del tutto inutile ai fini dell'analisi storico-artistica dei pezzi in esame. Sul problema della provenienza, l'elevato numerodi oggetti di questo tipo, che non trova riscontro nei documenti e neppure nell'invenatrio del 1935 (Chieri, Archivio della chiesa di S. Michele, Carte sparse, Inventario) conduce ad ipotizzare una commistine di arredi fra la Confraternita e la Parrochiale di S. Giorgio. Tale Commistine potrebbe giustificarsi, da un lato, con il rallentamento dell'attività della Confraternita, e, dall'altro, con la hgestine unificata, sotto lo stesso parroco, di entrambe lke chiese. Se effettivamente avvenuta, come pare, la commistine potrebbe aver interessarto anche altri oggetti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027405
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0