San Rocco
dipinto
1600 - 1649
Sullo sfondo di un cielo marrone-rossastro, la figura di S. Rocco, dalle disarmoniche proporzioni ed in primo piano, sembra quasi fuoriuscire dai margini della tela. In basso, un azolla d'erba scura funge quasi da piedistallo. Il santo veste gli abiti da pellegrino: un mantello corto dalle maniche ampie su di una corta tunica, entrambi di colore marrone bruciato con tonalità più chiare nel colletto e nelle maniche. A tracolla, una piccola sacca rossa; ai piedi alti calzari scuri; trattiene, colla sinistra, il bastone. Il santo ha colorito bruno, capelli lunghi fino alle spalee e corta barba scura. Ha mani grandi dalle dita lunghee affusolate. In basso, dietro di lui, il cane che tiene trta i denti un pomo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
- AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
- LOCALIZZAZIONE Chieri (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto, nella semplicità della raffigurazione e nell'incertezza dell'esecuzione (la fuigura ha testa e mani grandi, gambe corte, posizine rigida) denuncisa la sua provenienza da un ambiente di cultura popolare, probabilmente locale. Tuttavia, un'osservazione più attenta rileva, in alcuni particolari, una conoscenza da parte dello sconosciuto pittore dei lavori del Crosiuo e del Moncalvo, entrambi largamente attivi a Chieri all'inizio del Seicento. La scena semplice, l'espressine del volto pervasa da un quieto stupore, un cedrto modo di rendere i panneggi, con pieghe sottili segnate da lumeggiature, le mani (G. ROMANO, Casalesi del Cinquecento, Torino 1970), suggeriscono un tentativo di traduzine, attraverso un linguaggio pur sempre popolare, delle novità figurative locali. Da un documento senza data (Chieri, Archivio della Chiesa di S. Michele, Cate sciolte) e dalla "Notta di quelli che ano fatti delli elemosine alla detta Compagnia", risulta, in data 1674, che il dipinto fu donato alla Confraternita,per testamento neòl marzo 1662, da Sebastiano Vascho della nobile famiglia chierese dei Vaschi (A. FERRATO, Gli stemmi dei nobili chieresi, Chieri 1916) o Gaschi (A. MANNO, Il petriziqato subalpino), insieme ad altri quattro quadri raffiguranti l'effige del Santo Sudario, S. Sebastiano, S. Lucia Vergine Martire ew S. antonio da Padova
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100027115
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0