Cristo portacroce
dipinto,
Sul fondo bruno è la figura del Cristo, raffigurato a mezzo busto e posta di profilo. E'in abito rosso e drappo azzurro; sulle spalle regge la croce
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Novarese
- LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Non sono stati ritracciati elementi documentari relativi alla tela, la cui iconografia risulta essere molto diffusa in ambito lombardo durante il Settecento, come attestano il Cristo portacroce del Museo Malaspina di Pavia e quello del Magnasco, conservato presso la coillezine Vitali a Milano. Stilisticamente la tela riflette gli interessi della pittura lombarda settecentesca, anche se resi in modo più povero sia cromaticamente che strutturalmente. Le aperture lombarde alle influenze venete e bolognesi prima dal Ricci, dal Fratacci, dal Quaini, di Angelo Michele Colonna, interpretate dal Lanzani e dell'Abbiati, e poi dal Magnasco e dal Tiepolo, sono presenti, con influenze piemontesi, anchea Novara, con opere della cerchia dell'Abbiati, nella chiesa di S. Marco e del Panca, nella chiesa dxi S. Eufemia (Martiorio di un santo del 1745) e fonrniscono elementi di riferimento anche agli artisti locali. La tela in esame comprende parte di questi caratteri: l'alternanza chiaroscurale del viso e la tensine delle mani che denotano interessi luministici, sono uniti ad un impianto composditivo rigidamente accademico, a una resa massiccia dei volumi, dipinti con pennellate piatte. Questi elementi collocano la tela alla fine del Settecento e ne definiscono un ambito locale (per confronti si veda A. M. ROMANINI, La pittura nel XVIII secolo, in "Storisa di Milano", Vol. XII, Milano 1959, pp. 713, 774)
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026956
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0