cantoria, serie - bottega lombarda (ultimo quarto sec. XVII)
Le cantorie sono composte da sette pannelli decorati con motivi vegetali che formano un elegante traforo. Nei due pannelli di modulo rettangolare, sulla fronte, da un fascio centrale di foglie d'acanto si dipartono due girali che si avvolgono verso il centro; ciascuna è arricchita dall'inserimento di elementi fogliacei variamente annodati ed una palmetta. I pannelli rettangolari, di minore larghezza, presentano anch'essi un nucleo centrale con foglie d'acanto dal quale fuoriescono due ampie foglie ricadenti a volute vegetali. Gli stessi elementi fitomorfi sono riproposti sulle mensole di sostegno, decorate da volute vegetali e un piccolo motivo a rosone in basso. Un analogo rosone, in dimensioni maggiori, è collocato fra due specchiature sulla parte inferiore esterna. Nella coloritura predomina l'oro in unione ad un verde-azzurro che sottolinea, con raffinato contrasto, la doratura
- OGGETTO cantoria
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
- LOCALIZZAZIONE Borgomanero (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'esecuzione delle cantorie risale all'ottavo decennio del Seicento, quando venne restaurata l'antica Parrocchiale. Sebbene manchino i riscontri documentari, la datazione appare attendibile, tenedo conto del fatto che non sono menzionati nell'inventario del 1617, mentre sono citati per la prima volta nel luglio 1691, in relazione ai "quadri che si fanno di novo per le cantorie" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale per il tesoriere della Compagnia del SS. Sacramento, 1688-1698, fol. 44r). La prima descrizione compare nell'Inventario del 1698 "vi sono sei Cantorie proportinate cioè tre verso monte, et tre vreso mezzodi fatte di legno ad intaglio dorato, et colorito in altezza conveniente, la prima delle quali, che resta più vicino al presbiterio verso monte serve per l'organo. L'altra che segue serve per il pulpito à predicare col suoi baldachino di seta di rasetto. Et l'altra per accompagnamento dell'ordine, la quarta, che rimane verso mezzodi vicino choro serve à sudiaconi per cantar l'Epistola, et le altre due seguenti per accompagnar come sopra. In faccia a dette Cantorie vi è un quadro per caduna dipinto di vari figure di Novaresi co loro cornici, et fiorami doarti colle loro tende, eccettuando la Cantoria dell'Organo, ove non vé" (Novara, Archivio Storico Diocesano, Inventario della Chiesa Colleggiata Insigne et Capitolo di Borgomanero, 1698). Una descrizione della cantoria d'organo è contenuta negli atti della Visita Pastorale del 1758: "Organum adest (...) cum cantoria decenti lignea sculpta pictura et auro" (Novara, Archivio Storico Diocesano, Vicariato di Borgomanero, Balbis Bertone, 1758, Visite Pastyorali, vol. 295, fol. 16v). Per quanto la cantoria frontale, serviva "à sudiaconi per cantar l'Epistola". Nel 1725, il Cardinale Giberto Borromeo, vescovo di Novara, notando "la strettezza di questa insigne Collegiata" ordina che "il Preposto" e i predicatorio della quaresima, ed altri debbano in avvenire predicare sopra la cantoria posta a cornu Epistolae (...) essendo questa posta in faccia della parte laterale e cornu Evangelii, ove si congregano li confratelli del Santissimo à recitare l'offizio, anche ivi si potrà da molti udire la predica comodamente" (Novara, Archivio Storico Diocesano, Vicariato di Borgomanero, Gentile, 1866, Visite Pastorali, V. 422, Inventari). Nel 1783 vengono rinnovati i telai con assi di rovere per mano del falegname Sachettino (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria della Chiesa Colleggiata insigne di S. Bartolomeo di Borgomanero, 1761-1800, fol. 104). Il 7 luglio 1887 si registra un pagamento al fabbro ferraio Gaudenzio Giustina e al figlio Pietro "a saldo scala nuova in ferro e ghisa da loro eseguita pel pulpito della Chiesa", dsa riferirsi alla scala che conduce alla cantoria, a cui fa seguito, il 26 novembre, il pagamento a "inverniciatore Cavalazzi pella nuova scala del pulpito" (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro di cassa della Chiesa Collegiata Parrocchiale N. 2, 1914-1930, ad annum). Si conserva invece una breve nota del 1927 per il pagamento ad un falegname che aveva eseguiti dei "restauri alla cantoria" non meglio identificata (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro di cassa della Chiesa Collegiata Parrocchiale N. 2, 1914-1930, 23 agosto 1927). Le cantorie presentano una fantasiosa ed elaborata decorazione fitomorfa, racchiusa entro cornici rettilinee che ne esaltano per contrasto la varietà delle forme morbidamente e armoniosamente modellate. Purtroppo non si conosce il nome dell'autore, ma si deve sottolineare che in anni viucini è documentraa l'attività, presso la Parrocchiale e l'Oratorio del S.mo Sacramento, di Gio Batta Ravello (Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Giornale della Veneranda Compagnia dedl Corpus Domini, 1678-1688, foll. 5r., 9r., 21r., 32r., 49r.; Borgomanero, Archivio Parrocchiale, Libro della Tesoreria della fabrica di S. Bartolomeo, 1680-171, foll. 4, 62v., 69v). Le cantorie presenano numerose affinità con la cantoria d'organo della chiesa di S. Giuseppe ad Arona, eseguite intorno alla metà del Seuicento da maestranze lombarde (Arona sacra. L'età dei Borromeo, catalogo della mostra, Arona 1977, pp. 150-151, fig. 56)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026853
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1981
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0