Immacolata Concezione con San Filippo Neri e Santa Maria Maddalena dei Pazzi

pala d'altare, 1700 - ante 1730

Al centro l'Immacolata con le mani giunte e gli occhi al cielo, circondata da angioletti. In basso, a destra, S. Maria Maddalena dei Pazzi, a sinistra, S. Filippo Neri. Al centro lucifero in forma di drago

  • OGGETTO pala d'altare
  • MISURE Altezza: 218
    Larghezza: 134
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Livorno Ferraris (VC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto orna l'altare dell'Immacolata Concezine; questo è citato per la prima volta nella visita pastorale di Lelio Ardizzone del 1680: "altare della Cocettinedel sig. dottor Gio Battista Garrone è ornato d'icona candeleri due di legno e tavoletta dipinta con vernice verde e crocetta d'ottone" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita Pastorale di L. Ardizzone, 1680, Volume I, Atti-decreti, I fascicolo, fol. 151). La visita pastorale di Pietro Secondo Radicati, del 1723, ricorda "Altare della Concettine juspatronato del sig. Canonico Caresana resta ornato d'incone buona con ornamento di legno con due colonne intagliate nude, croce e due candeglieri d'ottone, quattro altri di legno intagliato buoni, tavolette, tre mantili e tavolato sufficienti, pietra sagra senza cassa, contraltare di seta a fiori sufficiente e bradella buona" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita pastorale di P. S. Radicati,1723, V. II L. M. O. P., fol. 35). La visita di Girolamo Caravadossi, del 1730 specifica che"l'altare ha l'incona colla sagra Immagine di Maria Vergine, Sann Filippo Neri e di Santa Maria Maddalena de'Pazzi. Resta ornato di Crocifisso con due candellieri d'ottone ed altri quattro di legno, tavolette sufficienri, tovagòia con due mantili, pietra sagra con tavolato, contraltare e predella in buona forma. Il juspatronato di quest'altare spetta alli sig.ri Fratelli Caresana come eredi del fu sig. Dottore Gio. Battista Garrone" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Visita pastorale di C. Caravadossi,1730, V. III Inventari L. M. O. P., fol. 176). Infine. nell'Inventario degli Altari e delle Suppellettili della Confraternita elencato nella visita pastorale di I. della Chiesa, del 1752, è ricordato "l'altare del'Immacolata Concezine di M. V. e de SS Filippo Neri e Maddalena de'Pazzi con quadro e incona di bosco colorita e profilata d'oro già spettante alla famiglia Caresana" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Inventario degli Altari e delle Suppellettili della Confraternita, in Visita pastorale di I. della Chiesa, 1752, V. II Risposte F-O, fol. 350). Dalla lista dei legati elencata nella visita di Caravadossi risulta che "il fu sig. Gio. Battista Garrone ha instituito una cappellania laicale con obblilgo agli eredi di far celebrare in quest'àOratorio tre messe all'Altare della Concezine ad onore di Maria Vergine, S. Filippo Nero e di Santa Maria Maddalena de'Pazzi e tre messe cantate cadun Anno nella festa di detti Santi, come da testam.to rog.o al sig. Notaio di Trino Emigliano Montagnini l'anno 1680" (Casale, Archivio della Curia Vescovile, Onera lagatorum piorum, in Visita pastorale di C. Caravadossi,1730, V. III Inventari L. M. O. P., fol. 178v). Lo stemma appartiene alla famiglia Caresana, ricordata dal Manno e dal De Gregory. Nell'elenco dei vercellesi illustri del secolo XVI compare Giuseppe Caresana, colonnello, consigliere di stato, governatore di Torino con diploma di Emanuele Filiberto del 1571 (F. DE GREGORY, Istoria della vercellese letteratura e arti, Torino 1819, V. II, p. 108). Per il secolo XVII appaiono alcuni medici: Marcantonio e Albdrto e poi Giacomo Antonio, canonico di S. Eusebio e poeta, e infine Pompeo, avvocato. LA famiglia ricevette il titolo comitale nel 1652 con ALberto Francesco conte di Carisio, signore di Nebbine e Larizzate, commedatore dei SS. Maurizio e Lazzaro (A. MANNO, Il Patriziato Subalpino, Vol. I, p. 394; F. DE GREGORY, Istoria della vercellese letteratura e arti, Torino 1819, V. III, p. 98). Nei primi decenni del 700 vivevano ancora gli ultimi rampolli del casato, esintosi verso la metà del XVIII secolo, cioè quelli che ebbero il juspatronato dell'altare dell'Immacolata Concezine. Il quadro commissinato dai Caresana, che nel 1723 detenevano il juspatronato, mostra una qualità non eccelsa, confermante il fatto che la famiglia non si trovava più nella posizine di prestigio dei secoli precedenti. I fratelli citati nella visita pastorale di Caravadossi potrebbero essere i committenti ed identificarsi con Giacinto Filippo. morto nel 1732, e Pietro Giorgio, defunto nel 1731 (A. MANNO, p. 394)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100026603
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1981
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • STEMMI sul recto, in basso, a destra - gentilizio - Stemma - Caresana - stemma inquartato al primo e quarto quarto castello di tre torri mattonato d'oro; al secondo e terzo quarto una coppia di leoni illepardati
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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