ritratto di Caterina Agnese Brunengo
Il personaggio è rappresentato frontalmente, a mezzo busto. Porta una cuffia con ampio merletto applicato e ornato con nastri che scendono dietro alla nuca e ricadono, morbidamente, sulle spalle e sul petto; al di sotto, si intravedono i capelli che formano una cornice al volto; fronte scoperta. Indossa una veste con corpetto dall'ampio scollo profilato da un merletto. Sulle spalle un scialle, fittamente panneggiato, profilato da merletto analogo alla veste, copre le braccia, appena accennate. La scultura poggia su un basamento a colonnetta con cornice superiore modinata e base a sezione quadrata. Esso è collocato su una mensola ornata da elemento a voluta che termina in una foglia di acanto stilizzata. Al di sotto di essa è collocata la lapide commemorativa
- OGGETTO busto
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ATTRIBUZIONI
Bernero Giovanni Battista (1736/ 1796)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Istituto di Riposo per la vecchiaia
- INDIRIZZO Corso Unione Sovietica, 220, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Caterina Agnese Brunengo, morta quasi settantacinquenne il 13 novembre 1791, designò erede il Regio Ospizio di Carità della somma di lire quindicimila, destinando il reddito annuale all'acquisto di pietanze e porzioni di vino, più consistenti dell'usuale, in modo tale che i poveri ne avessero usufruito recitassero salmi in memoria dei suoi defunti, cfr. G. Claretta, I marmi scritti della città di Torino e de'suoi sobborghi, Torino, 1899, p. 446; M. di Macco, scheda 81, in E. Castelnuovo-M. Rosci (a cura di), Cultura figurativa e architettonica negli Stati del Re di Sardegna 1773-1861, catalogo della mostra (Torino, Palazzo Reale-Palazzina della Promotrice-Palazzo Madama, maggio-luglio 1980), Torino, 1980, vol. I, p. 80. Il busto che la raffigura, commissionato allo scultore Giovanni Battista Bernero dalla Congregazione di Carità, venne saldato per L. 266.10, comprensive anche dello stemma, lapide ed iscrizione, il 26 aprile dell'anno 1792. Originariamente collocato nell'antica sede del Regio Ospizio di Carità in contrada di Po, fu trasportato nella sede attuale, unitamente alla lapide relativa, durante gli ultimi giorni di luglio dell'anno 1888, ad opera dello scultore Arturo Rossi (notizie dal 1878 al 1910). L'opera è stata restaurata in occasione della mostra torinese del 1980
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico non territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100025325
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sotto il busto - 46 - a pennello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0