ritrovamento della vera croce

dipinto, ca 1765 - ca 1765

Quasi al centro della scena una grande croce, circondata da un alone di luce violenta, in lontananza, sfocate, case ed alberi. La croce è sorretta da due figure maschili: un, inginocchiata, con abito rosso e mantello giallo, quasi l'abbraccia alla base, un'altra, in piedi, con ampia veste rossa, la sostiene. A destra della figura eretta un gruppo di personaggi che assistono all'evento: due vecchi, un giovane con lo sguardo rivolto verso lo spettatore, due donne con bambini, una delle quali inginocchiata in primo piano, accudisce il bambino. A sinistra della croce, in maggiore rilievo rispetto al precedente, un altro gruppo di fedeli, guidati da un vescovo con piviale giallo oro, inginocchiato su di un tessuto di colore verde vivo, a capo chino in preghiera. Al suo fianco due figure femminili: quella a sinistra, forse S. Elena, ha sul capo una corona ed è vestita da un abito giallo e da un mantello azzurro intenso; quella a destra ha, invece, un ampio e soffice abito bianco con cintura azzurra. In seconda fila, in penombra, altri personaggi, alcuni in piedi, altri in ginocchio; spicca nel gruppo, a destra, una figura maschile che regge una tavola con un'iscrizione. In primo piano, all'estremità sinistra, un cane assiste all'evento. CONTINUA NELCAMPO OSS

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 450
    Larghezza: 380
  • ATTRIBUZIONI Galeotti Giuseppe (1708/ 1778)
  • LOCALIZZAZIONE Cuneo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La cornice in stucco che racchiude il dipinto fu realizzata fra il 1714 e il 1715. Il 5 febbraio 1715 i documenti ricordano che Giovanni Francesco Gagini ha "fatto venire" da Milano l atela per il "quadrone" del coro, subito archiviata "per prelevarsene poscia e a tempo più comodo per la fabbrica di detto quadrone" (Cuneo, Archivio Storico dell'Ospedale di S. Croce, Ordinati di Consiglio dall'anno 1711 al 1720, V. 18, fol. 77). In altra parte è precisata la somma che fu corrisposta al pittore per questo incomodo: L. 40 (Cuneo, Archivio Storico dell'Ospedale di S. Croce, conclusione dei Conti della Tesoreria della Fabrica della Chiesa, V. 14, fol. 25). Il 19 marzo dello stesso anno, il Consiglio decide di far "dipingere una croce nel quadrone del coro provisinalmente" (Cuneo, Archivio Storico dell'Ospedale di S. Croce, Ordinati di Consiglio dall'anno 1711 al 1720, V. 18, fol. 78), soluzine di ripiego, atta a non aggravare le condizini economiche della Confraternita, già molto provata per le numerose spese incontate fino ad allora. Poco più tardi, il 17 aprile, sono corrisposte L. 25 "al molto Reverendo Prete Giuseppe Beruti minore Conventuale di S. Francesco per la pittura dal medemo della S. Croce sovra il muro dell'Ancona della nuova chiesa della Cruciata Maggiore " Cuneo, Archivio Storico dell'Ospedale di S. Croce, conclusione dei Conti della Tesoreria della Fabrica della Chiesa, V. 14, fol. 214, n. 178). Soilamente nel 1760 il problema viene riesaminato e si propone al Milocco di dipingere il grande quadro. Finalmente, nel 1764, il Consiglio anticipa L. 600 a "un celebre pittore della Città di Genova", il cui nome, che compare sul margine di un documento, è stato erroneamente interpretato da Pecollo come "Galeosi" (G. PECOLLO, Una pagina di Storia Cuneese. La Confraternita di S. Croce nei suoi sette secoli di attività, Cuneo 1955, pp. 93-94), rettificato da Falco in Galeoti (C. FALCO, Santa Croce: note d'archivio, in Radiografia di un territorio, catalogo della mostra, Borgo S. Dalmazzo 1980, p. 222). Si tratta a Giuseppe Galeotti, attivo a Genova e provincia, dal 1765 Direttore per la Pittura dell'Accademia di Genova. Solo di recente si è giustamente insistito sull'importanza di questo artista e sulla "modernità" del dipinto commissinato dalla Confarternita di S. Croce, che fu esposto, prima di essere collocato nella sede attuale, nella Cattedrale di Cuneo, destando ammirazione e stupore tra i contemporanei (G. GALANTE GARRONE, Cuneo: la Confraternitadi Santa Croce, in Radiogarfia di un territorio, catalogo della mostra Cuneo 1980, p. 218). Sull'attività del pittore R. BOSSAGLIA, V. BIANCHI, L. BERTOCCHI, Due secoli di pittura barocca a Pontremoli, Genova 1974; sul dipinto si veda anche G. CASALIS, Dizinario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, Torino 1839, V. V, p. 752: G. GUGLIELMONE, B. GALIMBERTI, 600 anni di vita dell'Ospedale di Santa Croce di Cuneo e annesso Monte di Pietà. Borgo S. Dalmazzo 1919, p. 178; A. BONINO, Farncesco Gallo Architetto, in "Bollettino della Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti", 1928, nn. 1-2, p. 18; M. A. CAVIGLIA, Chiesa di Santa Croce in Cuneo, in "Comunicazioni della Società per gli Studi Storici, Archeologici ed Artistici per la Provincia di Cuneo", A. I, n. 2, 1929, p. 19; A. BONIBO, Cuneo - Santa Croce, in Miscellanea Artistica della Provincia di Cuneo. Cuneo 1933. V. V. II, p. 115
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024995
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul recto, al centro, su titolo - I N/ R I - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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