Daniele trattiene, con le mani, i bordi superiori di un cartiglio. Sfoggia un abito azzurro bordato di bianco che in parte nasconde due leoni, adagiati accanto ad esso. Sulla testa ha un turebante con corona. Il volto, imberbe, è atteggiato ad espressione severa. Lo sfondo è segnato da una catena di monti e il cielo è percorsoo da cirri

  • OGGETTO dipinto
  • ATTRIBUZIONI Gagini Giovan Francesco (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE Cuneo (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Pecollo indica che "furono dipinti dal GAgino sedici pregiati affreschi,il cui soggetto tratto dagli antichi profeti e raffigurante il S. Legno della Croce venne suggerito dai Padri Gesuiti" (G. PECOLLO, Una pagina di Storia Cuneese. LA Confraternita di S. Croce nei suoi sette secoli di attività, Cuneo 1955, p. 93). In realtà il libro dei conto annota un pagamento di lire 336 al pittore G. F. Gagini "per haver dipinto figure 14 di profeti" (Cuneo, Archivio Storico dell'Ospedale di S. Croce, conclusione dei Conti della Tesoreria della Fabrica della Chiesa, V. 14, 8 febbraio 1715, fol. 213, n. 174). Confrontando fra loro le scedicoi scene è evidente come i due profeti in esame appaiono anomali, dal punto di vista sia qualitativo che iconografico, rispetto ad un gruppo sostanzialmente unitario. L'ipotesi di un'esecuzione più tarda di questi due affreschi è in parte suffragata dalfatto che essi risultamno racchiusi entro cornici dipinte che imitano, con poche varianti, quelle realizzatedallo stuccatore Domenico Beltramelli fra il 1714 e il 1715 per gli altri profeti. Nel 1717 i documenti ricordano il pittore Pozzo, identificato da Baudi di Vesme in Giovanni Battista Senior (A. BAUDI DI VESME, Schede Vesme, Torino 1968, p. 865), attivo nell'ornamentazione delle vcappelle del Suffragio e di S.Bernardino e della cantoria della Chiesa. Va ancora aggiunto che un anno più tardi, il 6 novembre 1718, il Rettore informa il Consiglio della Confraternita che G. F. Gagini ha inviato un alettera dove afferma che "nella primavera or ventura si porterà à questa Città per suplire alli mancamenti che si puotranno ritrovar nelle sue opere fatte in questa chiesa tanto in rispetto alli Profeti, che alla pittura delle Capelle" (Cuneo, Archivio Storico dell'Ospedale di S. Croce, Ordinati di Consiglio dall'anno 1711 al 1720, V. 18, fol. 149). Sulla base di questa testimonianza, si può ipotizzare un nuovo intervento del pittore Gagini. Lo scarto cronologico rispetto agli affreschi con medesimo saoggetto, terminati nel 1715, potrebbe giustificare le differnze di ordine iconografico e il livello qualitativo, che qui appare decisamente più alto. I particolari delle mani, ridottenelle dimensioni rispetto al resto del corpo, una certa legnosità nel disegno delle braccia, il chiaro-scuro condotto non a macchgie, ma a tratteggio, i tono cromatici vivaci, sono al di là delle differnze tra i due gruppi di Profeti, un riferimento stilistico comune, che andrà valutato con attenzione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024965-2
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al centro, sul cartiglio - ASCENDAM/ IN PALMAM Can (...9 - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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