Damasco rosso broccato in argento filato. Disegno a tronchetti foliati disposti a girandola intorno ad un fiore stilizzato contornato da fitti motivi vegetali in cui sono inseriti alternativamente un fiore gigliato ed un fiore a cinque petali. Galloni in filo d'argento in cui un fiore si alterna ad una foglia schematica. Privo di fodera

  • OGGETTO velo di calice
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Italiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Manifattura Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Ceva (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE In occasione della schedatura effettuata il 1980, il tessuto è stato datato fra la fine del XVII e l'inizio del XVIII; datazione che, alla luce degli studi più recenti, non appare più sostenibile. Come ha sottolineato la schedatrice, il motivo decorativo è ascrivibile alla tipologia "a mazze", introdotto sullo scorcio del XVI secolo e riprodotti, in innemerevoli varianti, fino al quarto decennio del Seicento. Il decoro del tessuto si allontana dalle forme stilizzate e geometriche della fase iniziale, per aderire al gusto per disegni e composizioni più ricche e dinamiche che caratterizza la produzione seicentesca. La sovrabbondanza decorativa che ha fatto ipotizzare una datazione così bassa (nella scheda viene proposto il confronto con D. DEVOTI, L'arte del tessuto in Europa, Milano 1974, fig. 120) appare già in pezzi dei primi decenni del XVII secolo (per esempi si rimanda a Museo Poldi Pezzoli. Tessuti - sculture - metalli islamici, Electa, Milano 1987; D. DEVOTI e M. CUOGHI COSTANTINI (a cura di), La collezione Gandini. Tessuti dal XVII al XIX secolo, Modena 1993; T. BOCCHERINI, P. MARABELLI, "Sopra ogni sorte di drapperia...". Tipologie decorative e tecniche tessili nella produzione fiorentina del Cinquecento e Seicento, catalogo della mostra, Firenze 1993 e A. ZANNI, M. BELLEZZA ROSINA, M. GHIRARDI (a cura di), Velluti e Moda tra XV e XVII secolo, catalogo della mostra di Milano, Milano-Ginevra 1999; per la produzione del pieno Seicento P. THORNTON, Baroque and Rococo Silks, Londra 1965, si rimanda a ed è addolcita dalla struttura compositiva ancora basata su un evidente griglia geometrica, sottolineata dai motivi floreali argentati. In assenza di precise attestazioni documentarie, si data il damasco alla prima metà del XVII secolo e lo si attribuisce ad ambito italiano, dal momento che il panorama tessile piemontese di questi anni è ancora da ricostruire. Con il velo si sono conservati altri due scampoli del medesimo tessuto, provenienti dagli altri pezzi di un paramentale andato distrutto
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024954
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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