presentazione di Maria Vergine al tempio

dipinto, 1790 - 1810

Sulla scalinata il gran sacerdote (tunica griogia, sopravveste gialla e copricapo turchese), alla sua destra un chierichetto (tunica viola e rocchetto a pizzi) regge l'incensiere; a sinistra una donna (veste rossa e manto blu).La Vergine (tunica bianca e manto blu) sale le scale, accompagnata da S. Anna (veste azzurra, manto giallo e velo bianco) e S. Giacchino (tunica verde e manto rosso). Accovacciate ai piedi della scala due donne con un bimbo. Dietro il sacerdote si intravvede l'architettura del tempio in toni marrone-grigiastro, sullo sfondo coline tondeggianti con chiome di alberi. Cielo azzurro intenso con sprazzi luminosi aranciati, sulle nuvole si affacciano dei cherubini

  • OGGETTO dipinto
  • MISURE Altezza: 143
    Larghezza: 103
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Ceva (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Piuttosto problematica appare la datazione di questo stendardo, incui sembra poter notare una differenza di mano, ma soprattutto una divaricazione cronologica fra le due facce: la presentazione al Tempio si inserisce ancora nel gusto settecentesco ed è confrontabile con tele dello stesso soggetto iconogarfico dell'arera piemontese, in particolare con una tela del XVIII secolo della Sacrestia di S. Maria della Pieve a Cavallermaggiore, a cui è simile per l'impostazione generale, per l apresenza dei personaggi di quinta ed anche per certe cadenze del panneggio. Alcune parti della tela, specialmente i personaggi di quinta, presenatno già notazioni della nuova morbidezza tipica del momento di trapasso tardo-settecentesco, quale può essere rappresentato in zona da Giuseppe Chiantore. La stessa Caterina raffigurata sull'altro lato, pur provenendo da cultura analoga, rileva una maggioref inezza e una tendenza alla nuova devozine, tipica dei primi anni dell'Ottocento. Altrettanto problematica è l'indagine archivistica che offre dati di difficile interpretazione: l'invenattrio del 1825 elenca uno "stendardo da Processine rap.te la presentazione al tempi che potrebbe coincidere con questo, confermando la datazione su basi stilistiche". (Ceva, Archivio Parrocchiale, Inventario dei mobili Proprij della Confraternita di Ceva). Esiste però unaie dii mandatio di pagamento del 1842 i quali, nonostante siano preferibilmente riferibili ad un altro stendardo, potrebbero essere relativi a questo e, in questo caso, la presenza di due persone diverse nei pagamenti giustificherebbero la diversità fra le due facce, ipotizzando anche un deciso attardamento culturale. Probabailmente il pagamento "per ristoreazione dello stendardo" elencato nel conto del 1882 si riferisce a questo manufatto (Ceva, Archivio Parrocchiale, Registro dei Confratelli sotto il titolo di S. Maria e Caterina, conto del 1 gennaio 1882)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024913A-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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