San Pietro liberato dal carcere da un angelo

macchina processionale,

S. Pietro, con un afolta barba ricciuta, è raffigurato seduto, vestito di una tunica color tortora, risvoltata sulle maniche e allo scollo in una tonalità più leggera e fermata in vita da una fascia, mentre un manto color terra è poggiato sulle ginocchia. Il suo sguardo è rivolto ad un angelo in piedii, posto al suo fianco destro, con grosse ali color fgiallo oro, vestito di una tunica di color grigio-azzurro con bordo doarto e di un manto scuro pendente dalla spalla sinistra. Sopra il capo ricciuto è appoggiata un'aureola a grossi fasci scolpiti e dorati. La mano destra è rivolta verso lo spettatore, mentre al sinistra sorregge il braccio destro di S. Pietro che, nella mano, trattiene le chiavi. Il gruppo poggia su una base quadrangolare in legno dipinto e dorato, recante, agli angoli, quatro decorazioni scultoree in legno dorato raffighuranti il triregno circondato da volute e riccioli, utilizzate come candelieri a 5 fiamme e sovrastate da chiavi incrociate. Sulla parte frontale della fascia inferiore modanata della base, sono applicate tre piccole borchie circolari, di cui quella centrale a forma di rosetta

  • OGGETTO macchina processionale
  • MATERIA E TECNICA legno/ scultura/ intaglio/ modanatura/ pittura/ doratura
  • ATTRIBUZIONI Roasio Antonio (attribuito)
  • LOCALIZZAZIONE LIMONE PIEMONTE (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Un manoscritto relativo ad una visita pastorale avvenuta nel 1895 accenna ad un gruppo statuario, raffiguarnte S. Pietro con Angelo, come opera di Antonio Roasio (Cuneo, Archivio della Curia vescovile, Visita pastorale del 1895). Inoltre esiste una pubblicazione del parroco Michele Denima, nella quale il gruppo è citato come opera del Roasio (M. DENIMA, Parrocchia di S. Pietro in Vincoli, pubblicazione in occasione del sesto centenario di erezine della Chiesa Parrocchiale 1363-1963, Cumeo 1963, p. 9). Non è stata rintracciata alcuna attestazione documentaria relativa all'opera che risulta essere stata creata come gruppo scultoreo da utilizzarsi durante le festività dedicate al santo, data la presenza della macchina processionale su cui poggia. Questo particolare può risolversi come un elemento favorevole all'ipotesi suddetta di attribuzione: fra le sue committenze, sono numerose quelle riguardanti i gruppi processionali, nei quali il Roasio sapeva abilmente materializzare le aspettative emozinali dsel pubblico che seguiva le processini (E. BILLO', Artisti e artigiani a Mondovì, Mondovì 1978, pp. 134-135). Dai confronti stilistici con le opere certe, quali ad esempio il S. Luigi e l'Assunta a Berolungi e le altre opere pubblicate dal Billò (ID., p. 153), il gruppo in questione non può essre del tutto affiancato adesse, pur non distanziandosene troppo. Nella figura dell'angelo, in particolare nel volto, è riscontrabile una certa purezza che risente di modelli neoclassici, mentre S. Pietro è caratterizzato da tratti più realistici e fortemente espressivi. In genere le sue opere sono influenzate da modelli liguri-piemontesi
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024896
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1980
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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