Intervento della Madonna della Consolata per guarigione

ex voto 1823 - 1823

In un letto rosso stile Primo Impero, un uomo ammalato sta pregando la Vergine Consolata dipinta in alto a sinistra. Sulla sinistra, sotto l'immagine della Madonna è raffigurata una finestra aperta da cui si intravvede un paesaggio. E'da notare a destra la divisa blu e gialla dei Dragoni, la sciabola di cavalleria, l'elmo e il Crocifisso. La parete della stanza è verde acceso (colore dovuto in parte a restauri del Novecento). Il quadro è incorniciato. Ha molto rilievo la scritta su fondo nero

  • OGGETTO ex voto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il quadro è stato offerto da Carlo Gabriele Nicolis di Robilant e del Cereaglio, luogotenente in 2° nei Dragoni del Genevese e secondo scudiere alla corte di Carlo Alberto, principe di Carignano. Il Robilant si reca in Spagna al seguito del principe per combattere i costituzionali. I piemontesi si accampano a Porto S. Maria presso Cadice insieme alle truppe del duca di Angouleme. Qui i soldati vengono colpiti da febbre gialla, epidemia proveniente dalle Antille. Il Robilant è colpito dal male e gli vengono amministrati gli ultimi Sacramenti. Fa voto alla Consolata e guarisce prontamente tanto che riaccompagna il principe nel viaggio di ritorno. Nel 1835 il Robilant, decurione della città, voleva che la colonna votiva della Consolata, offerta da Torino alla Consolata per la protezione ricevuta durante l'epidemia di "cholera morbus", fosse eretta nella piazza del Palazzo di Città, a testimoniare il rapporto esistente fra la città e il Santuario. I discendenti della famiglia Robilant sono ancora oggi devoti alla Consolata e fanno parte della "Compagnia della Consolata". Esiste una copia di questo dipinto a Robella nel castello di proprietà dei Cotta, discendenti dei Robilant. Il quadro ha subito dei restauri al principio del Novecento ad opera di Giachino di Cocconato. Sul restro del dipinto sono visibili dei rappezzi. Il verde acceso della stanza è dovuto in gran parte a questo restauro. (Cronaca mensile della Consolata, in La Consolata, a.I (1899), n.5, p.72-73) (BORELLO L., Gli ex voto della Consolata. Storie di grazia e devozione nel Santuario torinese, Torino 1982, p. 92)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024175
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • ISCRIZIONI In basso - GRAZIA.RICEVUTA A. PORTO.S.MARIA PRESSO.CADICE IN SPAGNA LI 23.AGOSTO.1823 - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1823 - 1823

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE