Madonna con Bambino e angeli
gruppo scultoreo,
Beretta Angelo Maria (notizie Secondo Quarto Sec. Xviii)
notizie secondo quarto sec. XVIII
Bianchi Giovanni (notizie 1895-1912)
notizie 1895-1912
La madonna poggia su una montagnola dipinta. Regge in braccio il Bambino e ha l'aureola di stelle di latta e al collo diverse collane pure in latta. Il bambino regge in mano un piccolo globo somontato da un acroce. Ai piedi della Madonna sono due teste di cherubino; ai lati due angeli le reggono il manto. Il vestito della Vergine è bianco e grigio, con manto azzurro; i due angeli hanno vesti gialle e grigie
- OGGETTO gruppo scultoreo
- AMBITO CULTURALE Bottega Lombarda
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ATTRIBUZIONI
Beretta Angelo Maria (notizie Secondo Quarto Sec. Xviii)
Bianchi Giovanni (notizie 1895-1912)
- LOCALIZZAZIONE Novara (NO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Barlassina e Picconi sostengono che la statua in esame fu posta sull'altare nel 1708, in sostituzione di una pala raffigurante la Natività di Maria (G. BARLASSINA, A. PICCONI, Le chiese di Novara, Novara 1933, p. 25). La stessa notizia è riferita dal Cassani, il quale aggiunge che la natività era quella del Gilardini (Novara, Archivio della Cattedrale, L. CASSANI, Arte e artisti nel novarese, s.d., p. 169). Da un inventario del 1712 riguardante i beni della Cappella della Confraternita si dice che "a capo della Cappella in un nicchio è sistemata una statua della Beata Vergine moderna tutta dipinta con una corona di stelle d'argento"; successivamente si aggiunge che la statua della Vergine "precedente" è stata situata nella sacrestia, notizia questa che verrebbe a smentire parzialmente quanto detto da Barlassina e Picconi e dal Cassani. La Madonna è poi segnalata nel 1764 in occasione della visita pastorale di Balbis Bertone, Vescovo di Novara dal 1757 al 1789. Inoltre dai ppagamenti trascritti nei libri della tesoereria della Confraterenita del riscatto, risulta che i due angeli posti lateralmente alla Madonna sono opera di Angelo Maria Beretta, autore dei due schiavi e dei modelli degli angioletti sovrapposti all'ancona dell'alatre. I pagamenti per i due angeli sono in data 18 aprile 1730. L'analisi stilistica conferma questo dato poichè essi già paiono un prodotto del primo barocchetto milanse, al quale appartiene lo scultore (U. THIEME, F. BECKER, Allgemeines Lexikon der Bildenden Kunstler von der Antike bis Zurgegenwart, Lipsia 1910, V. III, pp. 382-383; R. BOSSAGLIA, La scultra, in "Il Duomo di Milano", Milano 1973, p. 130). La Madonna risulta ivece più rigida, meno mossa ed ancora vincolata a schemi secenteschi. LA montagnola sui cui è posta la figura femminile è dipinta nel 1912 ad opera di Giovanni Bianchi indoratore novarese, quando si decise di ricolollocare la Madonna sull'altare. Per la bibliografia si veda Novara, Archivio Diocesano, Archivio della Confraternita del Riscatto, Inventario dei beni stabili mobili ed altro di maggine di questa compagnia rogati uno da Gio Giacomo Padova l'anno 1618, l'altro rogato da Antonio Maria Longone il 22 aprile 1712, fasc. 28; Novara, Archivio Diocesano, Libri della tesoreria, fasc. 6, teca 3, Libro giornale dela tesoreria 1728-1730, fol. 22; Novara, Archivio Diocesano, Acta visitae, Balbis Bertone 1764, tomo 380
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100024128
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0