vasetto, frammento - bottega padana (fine/inizio secc. XVI/ XVII)
vasetto,
1590/ 1610
Frammento di orlo e parete di vasetto in maiolica a impasto color arancio rosato leggermente micaceo e vacuolato. Superfici sia interne che esterne ricoperte da uno smalto latteo, piuttosto pesante all'esterno, mentre all'interno è più sottile e quindi leggermente rosato
- OGGETTO vasetto
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MISURE
Altezza: 4.2
Spessore: 0.5
Larghezza: 6.1
- AMBITO CULTURALE Bottega Padana
- LOCALIZZAZIONE Chiesa dei SS. Pietro e Andrea
- INDIRIZZO Borgata S. Pietro, 4, Novalesa (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Rinvenuto nel corso dello scavo condotto dall'Amministrazione Provinciale di Torino sotto la direzione della dott. E. Micheletto nel quadro delle ricerche archeologiche sull'Abbazia della Novalesa affidate dalla Soprintendenza Archeologica per il Piemonte alla prof. G. Wataghin Cantino. Lo scavo è stato condotto in alcuni locali dell'ala sud del chiostro, ex settore docce dell'Istituto Idroterapico (fase del 1860 che sfrutta strutture più antiche), nel giugno 1979. I frammenti provengono dall'ambiente 2 (corridoio), saggio I, strato 14, composto da terreno rossastro poco compatto e cenere pressata. Strato di distruzione. Si tratta di frammento di vasetto di piccole dimensioni a ventre tondeggiante, orlo leggermente estroflesso con ampia gola sottostante. Il tipo di sagoma orienta verso una datazione compresa tra la metà del'500 e il secolo successivo (MANNONI T., Notizie e problemi sui reperti mobiliari dell'abbazia della Novalesa, in Nuove scoperte alla Novalesa, Torino 1979, pp. 69-71). Negli scavi della Torre Civica di Pavia sono stati rinvenuti frammenti di maiolica monocroma soprattutto in strati datati a partire dal tardo'500, ma nessun confronto è possibile con il frammento di Novalesa (NEPOTI S., Le ceramiche postmedievali rinvenute negli scavi nella Torre Civica di Pavia, in Archeologia Medievale, 1979, n. V, pp. 198-199). Scarsi i confronti con l'area padana anche per la mancanza di pubblicazioni con ceramica d'uso comune. A Torino le prime fabbriche di maiolica note sono attestate a partire dal 1562 con Antonio Urbino e nel 1564 con Orazio Fontana, chiamati da Emanuele Filiberto; è tuttavia possibile che fossero attive fabbriche con prodotti destinati a committenze di più bassi strati sociali. Assemblaggio dei frammenti mediante collante reversibile (1980)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100023800
- NUMERO D'INVENTARIO NaS792I 355
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Torino
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1980
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0