Giove colpisce Fetonte con un fulmine
Entro finto cornicione mistilineo è rappresentato il mito di Fetonte che precipita dal carro del Sole colpito dai fulmini di Giove, incoronato e con grande drappo verde, mentre i quattro cavalli impauriti scalciano. Nei quattro scomparti lungo i lati brevi, sono scene mitologiche: Europa e Zeus trasformati in toro, Chirone educatore; Selene; Endimione dormiente. Agli angoli valve di conchiglia e putti che giocano avvinghiati, racchiusi entro scomparti. Ghirlande di foglie, frutti e nastri corrono lungo i lati minori dell'affresco. Sei muscolosi nudi bronzei (due maschili, due femminili e due di adolescenti) poggianti su pilastri sorreggono il cornicione. Una balaustrata a colonnine scandita da pilastri quadrangolari e colonne scanalate corre tutt'attorno. Ad essa si affacciano gentiluomini e gentildonne in abiti secenteschi; sui pilastri lungo i lati minori grandi vasi di fiori variopinti: gigli, rose, garofani. I colori sono molto vivaci ma falsati dalla ridipintura che l'affresco ha subito una decina di anni fa
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Lunghezza: 1000
Larghezza: 800
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ATTRIBUZIONI
Legnani Stefano Maria Detto Legnanino (cerchia)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Mazzetti
- INDIRIZZO piazza Municipio, 16, Saluggia (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'affresco, stilisticamente prossimo al fregio della Sala Consiliare, presenta un tipo di decorazione molto diffusa lungo tutto il Seicento, che troviamo, a livelli, più alti, nelle residenze torinesi dei reali e della nobiltà maggiore, al di fuori della capitale, opera di maestranze luganesi e lombarde; in particolare questo affresco può ricordare la produzione del Legnanino, lombardo che ad esempio alla fine del secolo eseguì a Palazzo Carignao (Torino) degli affreschi con putti, fiori, storie mitologiche, con effetto movimentato nelle masse, enfasi, incorniciature esuberanti, inquadrature illusionistiche (L. Mallè, "Le arti figurative in Piemonte", Torino 1961). I gentiluomini affacciantisi alla balaustra conferiscono un tocco di genere che può essere indice dell'evoluzione del gusto dopo la seconda metà del Seicento verso spunti di ambiente e di costume (A.M. Brizio, "Il Castello del Valentino. La pittura", Torino 1949)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100022011
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0