ciotola, frammento - bottega padana (sec. XVI)
I sei frammenti costituiscono parte del bordo e del cavetto di forme aperte di varie dimensioni. Il primo frammento è relativo ad una ciotola apoda con bordo ingrossato e lievemente introflesso; i due frammenti seguenti non sembrano molto dissimili ed i rimanenti rappresentano ciotoline estremamente ridotte. Gli impasti, assai omogenei, sono di colore chiaro sfumato al rosa, con tracce di chamotte evidenti soprattutto nel primo frammento. Su tutti i pezzi, sopra uno strato di ingobbio bianco, è stesa una vetrina giallina assai lucente, ma molto incrostata nel primo e nell'ultimo frammento; essa ricopre i pezzi solo fino al limite esterno dell'orlo. Le pareti esterne sono prive di rivestimento, con finitura assai sommaria ed evidenti tracce di colatura
- OGGETTO ciotola
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ ingobbio/ modellatura al tornio/ invetriatura
- AMBITO CULTURALE Bottega Padana
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico G. A. Irico
- LOCALIZZAZIONE Museo Civico Irico
- INDIRIZZO piazza Garibaldi, 7, Trino (VC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE I frammenti provengono dall'area del campo giochi dell'attuale oratorio parrocchiale di Trino, in zona occupata nel tardo Medioevo probabilmente dalla bottega di un vasaio ed ora compresa tra il corso Italia e via Irico. La ceramica è frutto di un recupero non stratigrafico, in occasione di un recente lavoro di sterro; il deposito sembra riferirsi alla zona di scarico di una fornace. In particolare, questi frammenti appartengono ad una produzione "monocroma gialla" di larga diffusione in Liguria nelle forme di bacini, piatti, tazze ecc.. Qui a Trino sono documentati, relativi a questo servizio, piatti, ciotole, salierine e grande pentolame. Si tratta sicuramente di una produzione già "industriale" ed accessibile a più larghi strati di popolazione. In particolare, il primo frammento ha lo stesso biscotto delle tazze apode con fiorellino al centro del cavetto e bande verticali a ramina e ferraccia ritrovate in numero cospicuo a Trino. Questa sembre la prova più importante di una contemporaneità di produzione delle graffite tarde e delle ingubbiate monocrome gialle di larga diffusione. I tre frammenti successivi potrebbero invece riferirsi alle tazze con piede a disco e fiorellino a due petali nel cavetto anche se per la mancanza di decorazione abbiamo dovuto inserirla in questo gruppo. Bibliografia di confronto: T. Mannoni, Gli scarti di fornace e la cava del XVI secolo in via S. Vincenzo a Genova, in "Atti della Società Ligure di Storia Patria", IX, (LXXXIII), Genova, 1969, pp. 249-272; S. Nepoti, Le ceramiche postmedievali rinvenute negli scavi della Torre Civica di Pavia, in "Archeologia Medievale", 1978, V, pp. 174-177; T. Mannoni, La ceramica medievale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, pp. 65-67; D. Pringle, La ceramica nell'area sud del convento di S. Silvestro a Genova, in "Archeologia medievale", Firenze, 1977, pp. 117-180
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021383
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1979
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0