ciotola, post 1500 - ante 1599

Frammenti di orli, pareti e fondi (NS 309, NS 338), di ciotole sferoidali in ceramica ad impasto ben depurato, leggermente micaceo di colore rosato tendente al giallino, con piccolissimi e rari inclusi (NS 309). Ingubbiatura sulle superfici interne di colore giallo paglierino. Linee di incisione poco profonde parallele sotto l'orlo nei frammenti NS 322+323+324+325 e NS 326+327 con pittura giallo ferraccia tra le due incisioni, mentre il frammento NS 338 presenta un graffito probabilmente ad imitazione di uno stemma araldico nel cavetto. Vetrina estremamente rovinata, presente solo in tracce. Superfici esterne prive di rivestimento. I frammenti NS 322, 323, 324, 325 e NS 326 e 327 sono stati assemblati con collante reversibile

  • OGGETTO ciotola
  • MATERIA E TECNICA ceramica/ modellatura al tornio/ ingobbio/ graffito/ invetriatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Padana
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa dei SS. Pietro e Andrea
  • INDIRIZZO Borgata S. Pietro, 4, Novalesa (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ceramica rinvenuta fortuitamente probabilmente in una fossa di scarico localizzata lungo il margine del corpo di fabbrica al limite sud dell'Abbazia, durante i lavori di sistemazione dell'esterno (1975). La ceramica è stata recuperata dai padri nel corso dei lavori. Si tratta di frammenti di ciotole in ceramica graffita padana, una forma piuttosto comune in quanto costituisce l'elemento essenziale nel corredo da tavola individuale di età tardo medievale; diffusa anche in tipi ceramici più correnti. Per questa forma non mancano confronti in tutta l'area padana e più in generale in nord Italia. Per confronti di sagoma si veda, T. Mannoni, La ceramica medievale a Genova e nella Liguria, Genova, 1975, pp. 72 e segg. I frammenti probabilmente appartengono ad una stessa produzione in quanto si ritrovano nei diversi frammenti le stesse caratteristiche di impasto marnoso, di ingubbio e di vetrina. Le forme sono caratteristiche della produzione padana ed il frammento NS 338 con imitazione di stemma araldico graffito nel cavetto trova confronto con le graffite scavate nei castelli dei crociati nel Mediterraneo orientale, cfr. A. Lane, Medieval Fiond at Al Mina in Syria, in "Archeologia", 1937, n. 87, pp. 19-78. In generale si veda: G. Wataghin Cantino, Prima campagna di scavo nella chiesa dei SS. Pietro e Andrea nell'Abbazia di Novalesa. Rapporto preliminare, in "Archeologia Medievale", 1979, VI, pp. 289-317; T. Mannoni, Notizie e problemi sui reperti mobiliari dell'Abbazia della Novalesa, in "Nuove scoperte alla Novalesa", Torino, 1979, pp. 69-71. L'operazione di assemblaggio dei frammenti è stata eseguita da padre Daniele Mazzucco della comunità benedettina di Novalese in epoca imprecisata
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100021028
  • NUMERO D'INVENTARIO NS 322
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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