reliquiario a teca - a urna, serie di Botto Pietro (attribuito) (sec. XVII)

reliquiario a teca a urna, 1630 - 1630
Botto Pietro (attribuito)
notizie 1607-1659

Urna di foggia barocca sormontata da volute e fastiglio centrale portante una testina di angelo. La base a navicella attorniata da volute ed elementi decorativi fogliari presenta tre aperture incorniciate da elementi decorativi volute, nodi, una testina. L'urna poggia su una base rettangolare con due zampe animalesche

  • OGGETTO reliquiario a teca a urna
  • MISURE Profondità: 47 cm
    Altezza: 38 cm
    Larghezza: 44 cm
  • ATTRIBUZIONI Botto Pietro (attribuito): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Cherasco (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I due cofanetti vengono comunemente annotati negli inventari come pervenuti con i due bracci reliquiari. La fattura piuttosto pregevole ha spinto il Fusero (S. FUSERO, La chiesa di San Pietro a Cherasco, Alba, 1976, p. 34) a proporre un'attribuzione a Pietro Botto di Savigliano, intagliatore della Corte dei Savoia. Infatti risulta con sicurezza che le opere sono del 1630 che un quello stesso annno la corte Sabauda si era trasferita a Cherasco, portandosi dietro anche gli artisti che per essa lavoravano, per sfuggire alla peste che imperversava a Torino. Infatti Ilarione di Santa Orsola (Minuta o sia Brogliasso del novo Campione del convento del Carmine di Cherasco, Ms del 1726 in Archivio Adriani, p. 52) a proposito di Pietro Botto: " ...insigne minusier et intagliatore quale ritiratosi da Torino per sfuggir il contagio si era rifuggiato in Cherasco con voto di far tali statue (si tratta di un S. Sebastiano e di un S. Rocco) quali subito fatte donò al convento...". La stessa fonte rivela che le statue furono sistemate nella chiesa del Carmine il 10 agosto 1630 e che l'anno successivo il Botto era ancora a Cherasco, se il 10 aprile 1631 sistemò di propria mano un'Ancona fatta per la chiesa del Carmine per ordine del Sindaco. E'pensabile dunque che l'artista si sia fermato quasi un anno a Cherasco e che non abbia trascorso il tempo inoperoso. Ancora ad avvalorare un'attribuzione al Botto contribuisce un raffronto con gli intagli del coro dell'Abbazia di San Pietro di Savigliano con l'urna reliquiario della stessa chiesa (A. OLMO, Arte in Savigliano, 1978, pp. 77-80
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100020036
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Alessandria, Asti e Cuneo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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