Una profonda predella marmorea a tre gradini sorregge la mensa decorata di un paliotto ad ampi tasselli policromi, disposti a rilievo imitante un cartiglio, concluso superiormente da un motivo a palmette. Due elementi a doppia voluta paiono sorreggere lateralmente la triplice gradinata dei candelieri

  • OGGETTO altare maggiore
  • AMBITO CULTURALE Bottega Biellese
  • LOCALIZZAZIONE Sala Biellese (BI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nel 1772 fu venduto dalla Cattedrale di Biella, dove fungeva da altare maggiore, alla chiesa di Sala Biellese. Qui fu posto in opera nel 1773 dal mastro Carlo Guglielminotti del Favaro, sotto la direzione dell'ingegnere Beltrami di Biella (LEBOLE D., La chiesa biellese nella storia e nell'arte, Biella 1962, vol. I, p. 347). La posa in opera dovette essere conclusa nello stesso anno poichè a quest'epoca risulta benedetto. Opera stilisticamente omogenea con gli altari maggiori detti "alla romana", introdotti nella regione, nella prima metà del secolo, ne costituisce uno dei primo esempi. Per questo la sua datazione oscilla tra gli ultimi anni del XVII secolo e i primi del successivo, probabile opera dei marmoristi di Viggiù. Schedatura precedente: Novelli S., 1971
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100017892
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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