ritratto di Robert de Montesquion
scultura,
1907 - 1907
Troubetzkoy Paolo (1866/ 1938)
1866/ 1938
L'uomo, di età media, siede in poltrona, ai suoi piedi è steso un drappeggio che ricade oltre la base, sul lato destro, a sinistra è sdraiato un levriero, dalla corporatura snella e dal muso affusolato. Intorno al braccio sinistro, posato sul bracciolo, è avvolto un soprabito, la mano tiene un cappello a larga tesa circolare (panama). Porta baffi a punta, cravattino a farfalla, fiore all'occhiello della giacca. Nella mano destra col braccio teso e sollevato teneva probabilmente la canna da passeggio, in posizione orizzontale
- OGGETTO scultura
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MISURE
Profondità: 54
Altezza: 50
Larghezza: 56
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ATTRIBUZIONI
Troubetzkoy Paolo (1866/ 1938)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo del Paesaggio
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Viani Dugnani
- INDIRIZZO frazione Pallanza, via Ruga, 44, Verbania (VB)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è riprodotta in A.A.V.V. (1906) col titolo "Robert de Montesquion". Questo ritratto è menzionato da R. Giolli fra quelli che Troubetzkoy eseguì per personaggi di spicco della vita parigina all'inizio del secolo: "...e neppure le raffinatezze intellettive di simbolista del Conte Robert de Montesquion-Fézensac non temono di passare per la nuda e ingenua interpretazione dell'arte troubetzkeyana" (R. Giolli, p. 24). Il Conte di Montesquion era noto, più che per la sua attività artistica di poeta, per la sua estrosa eleganza e la bizzarra raffinatezza delle sue abitudini di vita. Si ritiene che sia stato il modello ispiratore di due celebri personaggi letterari, il "Des Esseintes" di Huysmans e il "Barone di Charlus" di Proust. A Parigi frequentava lo stesso ambiente di altri personaggi ritratti in quel periodo da Troubetzkoy: D'Annunzio, la Marchesa Casati, Boldini; quest'ultimo dipinse un ritratto di Montesquion (Parigi, Musée d'Orsay). Una copia in bronzo dell'opera in esame è conservata a Parigi, Musée d'Orsay. In Museo è presente un altro ritratto, in busto. Inventari: GT, 1977, n. T 144. Restauro eseguito nel 1976 dallo scultore G. Taverna di Torino: "restaurato particolare panneggio" (v. Q. A. Taverna, n. 138). Mostre: Parigi, 1921; Venezia, Biennale, 1922. Bibliografia: R. Giolli, P. Troubetzkoy, Milano, 1913, p. 24; A.A.V.V., La Belle Epoque, Roma, 1966, p. 102; Bossaglia, Castagnoli, Troubetzkoy, P. Troubetzkoy scultore, Intra, 1988, pp. 108-109. Grioni J.S., A Forgotten Celebrity. P. Troubetzkoy, the sculptor prince, in Apollo Art Magazine, Londra, giugno 1968; Grioni J.S., Nelle sue sculture vive in suo tempo. Ricordo di P. Troubetzkoy, in Le vie d'Italia e del Mondo, T.C.I. Milano, giugno 1969; Grioni J.S., Una celebrità dimenticata. P. Troubetzkoy, il principe scultore, in Arte illustrata, Milano, giugno 1971, n. 41; Grioni J.S., Eleganza di Elleu, in Antichità viva, Firenze, 1972, n. 4. Per una bibliografia aggiornata si confronti: "Paolo Troubetzkoy 1866-1938" a cura di G. Piantoni e P. Venturoli, catalogo della mostra, Torino, 1990
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100012604
- NUMERO D'INVENTARIO GT
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1977
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DATA DI AGGIORNAMENTO
1989
2006
- ISCRIZIONI sulla base - Paul Troubetzkoy - Paris 1907 - corsivo -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0