La porta è incorniciata da un severo portale di fine Cinquecento o primo Seicento con timpano ricurvo, sui cui è appoggiata una targa con il monogramma di Cristo, al di sotto l'iscrizione dedicatoria della chiesa. La porzione superiore del portale è fissa, intagliata in un unico pezzo. Esso appare delimitato e suddiviso in due specchiature rettangolari da una cornice modinata. All'interno di ciascun pannello, cornici mistilinee circondano un medaglione centrale di formato analogo con intagliata una raggera. Al di sotto due battenti, con unica specchiatura rettangolare, delimitata da modanature, all'interno della quale sono intagliate, alle estremità, cartelle mistilinee di più piccolo formato, contenenti ornati vegetali, e di dimensioni maggiori al centro, ove è scolpito il monogramma di Cristo

  • OGGETTO portale
  • MATERIA E TECNICA legno/ intaglio/ scultura/ verniciatura
  • ATTRIBUZIONI Vittone Bernardo Antonio (1705/ 1770)
  • LOCALIZZAZIONE Torino (TO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La porta in esame costituisce uno dei più eccellenti esemplari del livello qualitativo raggiunto, nel Settecento, dalla tradizione piemontese. Arturo Midana (cfr. A. Midana, L'arte del legno in Piemonte nel Sei e Settecento, Torino, 1924, p. 197, fig. 370) la pubblicò con la didascalia: "Porta maestra prima metà del'700"; aggiungendovi una "nota supplementare" di questo tenore: "Il disegno di questa porta appare nel libro del Vittone del 1766,, vol.II, tav. XXVII; ma è dubbio se debba riconoscersi come sua.". Grazie alla ricerca documentaria, invece, è possibile sciogliere la riserva del Midana, per legittimamente restituire a Vittone il limpido e armonioso disegno. Antonio Bosio (cfr. A. Bosio, Memorie della Chiesa e dei Padri Gesuiti in Torino estratte per mio uso dai registri manoscritti già appartenenti alli stessi ed ora negli archivi di Casa Asinari di S. Marzano forse ivi portati nella soppressione dal P. Carlo Asinari di Cartosio, 1865, ms. presso la Biblioteca Civica di Torino, fol. 135) in una sua nota trascriveva: "Porta della Chiesa fatta nel 1752, comprese le minuserie della medema, Bussola, provvisione di steppe, ferramenta, cornice, disegno e mettitura in opera L. 1418.14.2"; da essa risulta che la porta fu eseguita su un disegno ben identificato, se si specificava: "disegno e mettitura in opera". Per altro, dal 1751, il Vittone (Torino, 1705-1770) risulta presente nella chiesa dei SS. Martiri per i lavori della costruzione della volta sopra l'ampia sacrestia, cui dava, proprio in quell'anno (1751) inizio ornando la stessa con quei "piedistalli in marmo" (Bosio, op. cit, fol. 133), che la Moccagatta (V. Moccagatta, Bernardo Antonio Vittone. Problemi attributivi e nuovi contributi, in "Palladio", n.s., anno XIX, 1969, I-IV, Gennaio-Dicembre, p. 40) ha dimostrato doversi identificare con gli "ornati di marmo" della denominazione usata invece da Mario Ludovico Quarini nella "pianta della Chiesa dei PP. Gesuiti con Sagristia, e parte del convento", in cui attribuiva la volta al Vittone; elementi posti come rinforzo di base dei pilastri che dovevano slanciarsi a reggerla (Moccagatta, op. cit., pp. 45-47). In questa nuova luce appare cosa naturale che i Padri Gesuiti, che per tante altre incombenze si valsero del Vittone, gli commettessero, mentre era impegnato ai Santi Martiri in opere di maggiore respiro, il disegno della "porta maestra della loro chiesa" con il portale
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100007885
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI architrave/ al centro - S. S. SOLUTORI . ADVENTORI . OCTAVIO MARTIRIBUS ET PATRONIS - a rilievo - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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