cena in Emmaus

dipinto,

In primo piano, al centro, è dipinta una tavola apparecchiata sulla quale sono posti alcuni pani e un piatto da portata con un pesce. Ai lati della tavola sono seduti due discepoli, Pietro a sinistra, barbato, con il capo calvo, vestito di tunica e mantello, con le braccia sollevate in atto di argomentare e Cleofa, a dstra, parimenti abbigliato, con sandali, rappresentato scorciato, nell'atto di alzarsi dalla tela. Al centro, frontalmente, in atto di benedire il pane appena spezzato, con gli occhi rivolti verso il basso, è dipinto Gesù Cristo: barbato, con i capelli lunghi; indossa tunica e mantello. La scena è ambientata in una stanza con una finestra chiusa sulla sinistra che funge da fonte di illuminazione. La tela è collocata entro una cornice di profilo e luce rettangolare. Battuta liscia; unica fascia percorsa da scanellature e ornata, in corrispondenza del punto mediano, da una corolla floreale stilizzata. In corrispondenza degli angoli, rilevati, ornato a punte di diamante

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Piemontese
  • LOCALIZZAZIONE FOSSANO (CN)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scheda cartacea, lo schedatore, opportunamente rilevava che il dipinto in esame, riprende, ad evidenza, motivi molineriani, basti confrontarlo con la tela, di soggetto analogo, del Molineri in S. Maria della Pieve di Savigliano. Mario Leone, tuttavia, aggiungeva di non essere in grado, dato il cattivo stato di conservazione del dipinto, di stabilire se si trattasse di un'opera secentesca o non, piuttosto, un'opera più tarda, dipinta sullo stile dell'artista di Savigliano, come ne eseguiva, sulla fine del Settecento, nella stessa patria del Molineri, il pittore Giuseppe Chiantore. La tela fu inserita in una serie, dedicata alla celebrazione della vita di Cristo, in parte compiuta, intorno al 1708, dal pittore Giovanni Battista Curlando. Secondo studi recenti il dipinto in esame, tuttavia, unitamente al Trionfo del SS. Sacramento, copia dello stendardo molineriano per la Compagnia del Corpus Domini della cattedrale, fu eseguito in un momento imprecisato, ma certamente precedente alle opere del ritrattista di corte. Le due tele erano già sicuramente eseguite nel 1695 quando si paga Francesco Maria Massuccho "per un tellaro al quadro di Emaus" e nel 1705 furono "lavate" dal pittore Giuseppe Antonio Piola, cfr. G. Spione, scheda 17 G. Romano, G. Spione (a cura di), Una gloriosa sfida. Opere d'Arte a Fossano, Saluzzo, Savigliano 1550-1750, catalogo della mostra (Fossano, Palazzo Tesauro e Museo Diocesano-Saluzzo, Museo Civico Casa Cavassa-Savigliano, Ala Polifunzionale, 24 aprile-13 giugno 2004), Tipolito Europa, pp. 222-223. La semplice cornice non è coeva al dipinto
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100005829
  • ENTE SCHEDATORE Regione Piemonte
  • DATA DI COMPILAZIONE 1974
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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