San Lucio e santi, ai piedi della croce
dipinto,
1500 - 1510
Il dipinto raffigura San Lucio, in piedi nella parte alta dell'affresco, che tiene in mano un coltello ed una forma di formaggio, suoi attributi distintivi e si staglia contro un paesaggio con costruzioni turrite e delle pecore al pascolo, proprio dietro la figura di S. Lucio, il quale infatti è considerato protettore dei pastori. San Lucio, barbato e con un copricapo in testa, si trova al fianco della parte terminale della croce conficcata nel terreno, mentre in primo piano si scorgono altre due figure, di cui una femminile, ma non identificabili
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Altezza: 270
Larghezza: 200
- AMBITO CULTURALE Ambito Biellese
- LOCALIZZAZIONE Tollegno (BI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto fa parte di un ciclo pittorico che decorava tutte le pareti laterali interne della chiesa e quelle esterne della facciata. Gli affreschi delle pareti interne, databili tra la fine del '400 e l'inizio del '500, si presentavano con affreschi sovrapposti, lacunosi, in pessimo stato di conservazione ed alcuni parzialmente ricoperti da intonaco, già al tempo della schedatura, in cui però erano visibili un 'Giudizio Universale', una 'Santa Lucia', che la schedatrice rammenta come 'Madonna col Bambino', un santo vescovo, di cui si riportano le foto come documentazione allegata, ma non più esistenti. Del dipinto in questione, raffigurante 'San Lucio ai piedi della croce', che la schedatrice riporta come il 'Sacrificio di Isacco', era visibile, nel 1973, la parte inferiore con gli altri due personaggi, oggi andata perduta. Quest'ultimo dipinto è l'unico del ciclo decorativo ad esser stato oggetto di restaurato terminato nel 2001, per cui, fortunatamente, abbiamo potuto recuperare qualche ulteriore informazione. Nella relazione di restauro, redatta dalla restauratrice Tiziana Carbonati, leggiamo che il complesso pittorico è ormai compromesso dal degrado in cui versa la chiesa infestata da rampicanti, mentre è recuperabile parte dell'affresco raffigurante San Lucio. Il dipinto ha necessitato di: consolidamento dell'intonaco, fissaggio della pellicola pittorica, pulitura, ma anche stuccatura di fori di trapano, lungo la superficie perimetrale della lunetta, dovuti ad un tentativo di furto. Si riporta come documentazione allegata anche la foto dell'opera a restauro concluso D/94919. L'affresco, dell'inizio del XVI secolo, è avvicinabile alla migliore produzione della bottega di Daniele De Bosis. Comunque lo stile fa immaginare che sia coevo alla ristrutturazione della chiesa avviata proprio dal XVI secolo (Cfr., Lebole D., La chiesa biellese nella Storia e nell'Arte, Biella, 1962, vol. II, p. 72; Torrione P., Crovella V., Il Biellese, Centro Studi Biellesi, Biella, 1963, p. 457)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100003479
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 1973
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0