palma del martirio (bene complesso/ insieme completo)
XX terzo quarto
Palma in oro composta da 7 foglie in lamina liscia e di forma ricurva di differenti dimensioni. La parte terminale dell’oggetto è a sezione circolare dotata di filettatura: al suo interno passano un fermo in oro di forma ellittica a base rettangolare con bordo decorato con filo ritorto e un fermo in oro di forma rettangolare con iscrizione, che servono a fissare la palma nella mano sinistra del simulacro del Santo tramite avvitatura grazie a un pomolo semisferico dotato di madrevite
- OGGETTO palma del martirio
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MATERIA E TECNICA
ORO
FILIGRANA
fusione
laminazione
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MISURE
Altezza: 33.1 cm
Peso: 175 g
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CLASSIFICAZIONE
RITUALITÀ/ OGGETTI MAGICO-RITUALI-CERIMONIALI
- LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La palma del martirio è stata realizzata dall’orafo Giovanni Carta in data 30 aprile 1965. Insieme all’aureola, realizzata da Francesco e Giovanni Carta nel 1956, è un elemento imprescindibile nell’ornamentazione del simulacro del Santo. Alle 10 di mattina del 30 aprile, vigilia della Festa di Sant’Efisio, sul sagrato della chiesa di Sant'Efisio di Cagliari, alla presenza delle alte cariche dell’Arciconfraternita del Gonfalone, dell’#Alter nos#, dei confratelli, delle consorelle e dei fedeli, si svolge la cerimonia dell’ornamentazione del simulacro seicentesco del Santo – la cui vestizione è stata effettuata dalle consorelle il giorno precedente – con i gioielli del #Tesoro di Sant’Efisio#. La cerimonia inizia con il Tesoriere che mostra agli astanti i monili, il medagliere di gala e la spada di gala da apporre sul simulacro in occasione della Processione, coadiuvato dal Segretario che, leggendo il verbale di prelevamento dei gioielli dall’istituto di credito dove sono conservati, li enumera e li descrive uno ad uno. Dapprima presenta i preziosi ornamenti che adorneranno il simulacro durante il corteo processionale da Stampace a Giorgino e che verranno custoditi presso Villa Ballero dal 1° al 4 di maggio, poi quelli che lo fregeranno nel tragitto da Giorgino fino a Nora e ritorno. Successivamente si procede alla concreta apposizione sul simulacro – affiancato dai due confratelli #collaterali# – degli ornamenti relativi al tratto processionale urbano, accompagnata dalla recita del rosario e realizzata da persone di diverse età chiamate ad intervenire dal Tesoriere, che le affianca e le aiuta nell’effettuare tale solenne e devoto compito. La cerimonia si chiude con l’intervento del Cappellano dell’Arciconfraternita e un ultimo momento di preghiera dedicato a Sant’Efisio. Il simulacro viene quindi trasportato all’interno della chiesa, dove il #Sacrista maggiore# si incarica dell’#ancoraggio degli ori#, operazione che consiste nel fissare con un filo trasparente gli ornamenti agli indumenti del simulacro in modo che non vadano perduti durante la Processione
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO ritualeViene inserita nella mano sinistra del simulacro del Santo in occasione della Festa di Sant'Efisio
- LUOGO DI RILEVAMENTO Cagliari (CA) - Sardegna , ITALIA
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Vietri, LUisa
Vietri, Luisa
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000250887
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
- DATA DI COMPILAZIONE 2024
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0