ganza, pendentif (collana, RITUALITÀ/ OGGETTI MAGICO-RITUALI-CERIMONIALI)

XIX

Collana in oro con doppia catena a maglie piatte (#forzatina#) collegata tramite due anelli a un pendente a forma di grande fiocco doppio, al quale è appeso un secondo pendente che termina con una croce latina. Il pendente a forma di fiocco è composto da lamine d’oro ritorte che presentano piccoli trafori di forma circolare, una decorazione con filigrana, granulazione e lavorazione a sbalzo di elementi fitomorfi; è tempestato da 35 pietre preziose sfaccettate di diverse forme e dimensioni, tra cui 8 smeraldi, 9 topazi, 9 rubini, 8 ametiste. Alle due estremità del fiocco è fissato tramite 2 anelli il secondo pendente: realizzato su lamina d’oro, è caratterizzato da un elemento decorato con applicazione di lamine a forma di petalo, con 3 grandi perle scaramazze (legate alla lamina tramite un sottile filo d’oro terminante con un granulo), con un granato sfaccettato con castone circolare e con 4 piccoli ciondoli, ciascuno recante 4 perle scaramazze di dimensioni progressivamente maggiori; da una serie di 5 elementi a forma di fiore a 6 petali decorati con perle scaramazze (legate alla lamina tramite un sottile filo d’oro terminante con un granulo) e, al centro, con un granato sfaccettato e incastonato; da una croce latina decorata con 6 rubini sfaccettati incastonati, con altri 8 di minori dimensioni, da una grande perla scaramazza e da 22 piccole perle scaramazze (legate alla lamina tramite un sottile filo d’oro terminante con un granulo)

  • OGGETTO collana
  • MATERIA E TECNICA topazio
    ametista
    ORO
    perla scaramazza
    RUBINO
    smeraldo
    sfaccettatura
    FILIGRANA
    foratura
    fusione
    laminazione
    sbalzo
    traforo
  • MISURE Altezza: 32.5 cm
    Peso: 70 g
    Larghezza: 9.8 cm
  • CLASSIFICAZIONE RITUALITÀ/ OGGETTI MAGICO-RITUALI-CERIMONIALI
  • LOCALIZZAZIONE Cagliari (CA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dono di S.M. Maria Teresa d’Asburgo-Este, arciduchessa d’Austria e regina consorte del Regno di Sardegna come moglie di Vittorio Emanuele I di Savoia. È considerato il gioiello più prezioso del #Tesoro di Sant’Efisio#, che sempre adorna il simulacro del Santo in processione. A pagina 142 della “Guida della città e dintorni di Cagliari” (1861) il canonico Giovanni Spano, facendo riferimento alla #ganza# regalata dalla regina Maria Teresa nel 1814, specifica: “L’argentaro che lavorò quest’opera era Agostino Murcialis sardo, ed il giojelliere Salvatore Armosini piemontese”. Tale precisazione potrebbe contribuire a spiegare l’evidente difformità stilistica dei due pendenti: il fiocco realizzato con uno stile più “classico” e l’altro di chiara produzione locale. Alle 10 di mattina del 30 aprile, vigilia della Festa di Sant’Efisio, sul sagrato della chiesa di Sant'Efisio di Cagliari, alla presenza delle alte cariche dell’Arciconfraternita del Gonfalone, dell’#Alter nos#, dei confratelli, delle consorelle e dei fedeli, si svolge la cerimonia dell’ornamentazione del simulacro seicentesco del Santo – la cui vestizione è stata effettuata dalle consorelle il giorno precedente – con i gioielli del #Tesoro di Sant’Efisio#. La cerimonia inizia con il Tesoriere che mostra agli astanti i monili, il medagliere di gala e la spada di gala da apporre sul simulacro in occasione della Processione, coadiuvato dal Segretario che, leggendo il verbale di prelevamento dei gioielli dall’istituto di credito dove sono conservati, li enumera e li descrive uno ad uno. Dapprima presenta i preziosi ornamenti che adorneranno il simulacro durante il corteo processionale da Stampace a Giorgino e che verranno custoditi presso Villa Ballero dal 1° al 4 di maggio, poi quelli che lo fregeranno nel tragitto da Giorgino fino a Nora e ritorno. Successivamente si procede alla concreta apposizione sul simulacro – affiancato dai due confratelli #collaterali# – degli ornamenti relativi al tratto processionale urbano, accompagnata dalla recita del rosario e realizzata da persone di diverse età chiamate ad intervenire dal Tesoriere, che le affianca e le aiuta nell’effettuare tale solenne e devoto compito. La cerimonia si chiude con l’intervento del Cappellano dell’Arciconfraternita e un ultimo momento di preghiera dedicato a Sant’Efisio. Il simulacro viene quindi trasportato all’interno della chiesa, dove il #Sacrista maggiore# si incarica dell’#ancoraggio degli ori#, operazione che consiste nel fissare con un filo trasparente gli ornamenti agli indumenti del simulacro in modo che non vadano perduti durante la Processione
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO rituale
    Viene apposta sul simulacro del Santo in occasione della Festa di Sant'Efisio
  • LUOGO DI RILEVAMENTO Cagliari (CA) - Sardegna , ITALIA
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Vietri, LUisa
    Vietri, Luisa
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000250884
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • DATA DI COMPILAZIONE 2024
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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