ferru 'e prentzare (ferro da stiro, ARREDI E SUPPELLETTILI/ CONTENITORI, RECIPIENTI E OGGETTI DI USO DOMESTICO)

XIX/ XX fine/ metà

Prisma piatto a base ogivale munito di manico, costituito da due sostegni ancorati al blocco in ghisa che si incontrano sino a formare l’impugnatura

  • OGGETTO ferro da stiro
  • MATERIA E TECNICA metallo/ ghisa
    metallo/ ferro
    forgiatura
    fusione a stampo
  • MISURE Altezza: 10.1 cm
    Peso: 1000 g
    Larghezza: 8.9 cm
    : 13.5 cm
  • CLASSIFICAZIONE ARREDI E SUPPELLETTILI/ CONTENITORI, RECIPIENTI E OGGETTI DI USO DOMESTICO
  • AMBITO CULTURALE Produzione Industriale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Tecnologia Contadina
  • INDIRIZZO Via Deodato Meloni, 1, Santu Lussurgiu (OR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Impossibile stabilire con certezza fabbrica e datazione a causa della illeggibilità del marchio. Risalgono al periodo tra la seconda metà del XIX e la prima metà del secolo successivo l’introduzione e la diffusione dei ferri da stiro di produzione industriale (BIBR: FERRARIO 1990). Questa tipologia interamente in ghisa (o con lieve variante con un manico in ferro ottenuto per fucinatura innestato sul corpo) è prodotto di fonderia. L’utilizzo della ghisa consentiva la realizzazione di ferri in un unico pezzo con colatura in stampo, facilitando la produzione e riducendo allo stesso tempo i costi di produzione. Questo ferro, prevalentemente d’uso familiare viste la semplicità ed anche le ridotte dimensioni della piastra, veniva però anche usato dal sarto (#su mastru ‘e pannu#) che ne sfruttava la maneggevolezza e la sagomatura che permettevano di compiere lavori di stiratura precisi (quali l’insinuarsi nelle pieghe più piccole e scomode, che un ferro più grande non avrebbe potuto stirare). L’oggetto fa parte della collezione del Museo della tecnologia contadina di Santu Lussurgiu (OR), che testimonia l’impegno condotto in Sardegna dall’Unione Nazionale per la Lotta contro l’Analfabetismo (UNLA). A livello nazionale, l’azione dell’UNLA si sviluppò attraverso i Centri di cultura popolare (Ccp), strutture educative per gli adulti affidate a maestri elementari esperti, che dal 1948-49 si diffusero in alcune regioni centro-meridionali, tra cui la Sardegna. Il centro di Santu Lussurgiu, piuttosto apprezzato a livello nazionale, si distinse per capacità organizzativa e d’azione, svolgendo un ruolo propulsore per gli altri centri (VDC: SantuLussurgiu_VDC_001). Ciò è in larga parte dovuto alla capacità del suo maestro dirigente, Francesco Salis (1923-2007), grazie al quale prese vita, dopo una prima mostra temporanea, la collezione permanente di oggetti e strumenti (VDC: SantuLussurgiu_VDC_002, SantuLussurgiu_VDC_003). Mentre quasi tutti i Ccp sardi chiusero verso la fine degli anni '70 del secolo scorso, il Centro lussurgese, oggi dedicato alla memoria del Maestro, è tuttora attivo, rivestendo ancora il proprio ruolo socioculturale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
  • FUNZIONE E MODALITÀ D'USO eliminare le grinze dai tessuti
    Posto a riscaldare su una fonte di calore, come il focolare o il fornello della cucina #su forreddu#, veniva poi passato più volte sui vestiti per eliminarne le pieghe o fissare quelle che facevano parte del capo d’abbigliamento o d’arredamento. Talvolta veniva posto direttamente vicino al focolare in posizione eretta per riscaldare la sua piastra. Quando il ferro da stiro veniva appoggiato direttamente sulla brace del focolare, si utilizzava un panno avvolto in una candela di cera ≠istialicca≠ principalmente per rendere la piastra liscia e scorrevole e secondariamente per pulire la piastra sporca di cenere
  • CRONOLOGIA D'USO sec. XX prima metà
  • AUTORE DELLA FOTOGRAFIA Ardu Mauro
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000250055
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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