gonna
sec. XIX
Ampia gonna di seta color nocciola. Fitta pieghettatura estesa a tutto l'indumento ad eccezzione della parte anteriore. Due spacchi laterali praticati in vita rendevano agevole l'indossatura dell'indumento. Si allacciava in vita per mezzo di nastri
- OGGETTO gonna
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MATERIA E TECNICA
SETA
cucitura a mano
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MISURE
Lunghezza: 95 cm
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CLASSIFICAZIONE
costume femminile
- AMBITO CULTURALE Manifattura Sarda
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo nazionale archeologico ed etnografico "Giovanni Antonio Sanna"
- LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale Giovanni Antonio Sanna
- INDIRIZZO Via Roma, 64, Sassari (SS)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La gonna, detta in logudorese munnedda, è realizzata in diversi tessuti a seconda della zona. Nei paesi della Barbagia - zona particolarmente fredda - è di orbace grossolano e viene chiamata saggione. I colori più frequenti sono il nero e il rosso, anche se mancano altri colori, mentre la lunghezza è press'a poco uguale giungendo fino a coprire le caviglie. Nel bordo inferiore della gonna viene applicata spesso una balza, di broccato o di altro tessuto pregiato, che ha il compito di arricchire l'indumento. Nella Trexenta la gonna prende il nome di fardetta termine derivato dal castigliano faldeta
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO abbigliamentosi indossa
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 2000008674
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo nazionale archeologico ed etnografico "Giovanni Antonio Sanna"
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro
- DATA DI COMPILAZIONE 1975
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0