Questua di musicisti ambulanti davanti a un #altare di San Giuseppe#

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Tre musicisti effettuano la tipica questua davanti all'#altare di San Giuseppe# recitando le #parti#, componimenti in versi e invocazioni al Santo. Sono disposti a semicerchio davanti all'#altare di San Giuseppe#, collocato all'esterno, in un cortile di un abitato. La recitazione è accompagnata da esecuzioni strumentali con violino, violoncello e chitarra che fungono da raccordo tra una strofa e l'altra. Alla recitazione dei suonatori si aggiungono le preghiere dei presenti: un uomo, in piedi accanto all'altare, invoca il Santo ad alta voce accompagnando la preghiera con le braccia in posizione orante, mentre un altro incita gli astanti, soprattutto bambini, a rafforzare la preghiera con l'iterazione di un "viva, viva san Giuseppe!"

  • OGGETTO questua di musicisti ambulanti davanti a un #altare di san giuseppe#
  • CLASSIFICAZIONE letteratura orale formalizzata, musica strumentale, festa-cerimonia
  • LOCALIZZAZIONE Palermo (PA)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le #parti# di San Giuseppe si inseriscono in più complesse azioni itineranti di scambio cerimoniale. I musicisti, solitamente, si spostano da un #altare# all’altro recitando o cantando e ricevendo offerte di cibo in ricompensa. Nei componimenti si mescolano le lodi di San Giuseppe a quelle per la generosità dei donatori e la ricchezza della #tavola#. L’area geografica di diffusione dei riti di San Giuseppe abbraccia molte regioni dell’Italia meridionale. Solitamente, il complesso rituale è caratterizzato da fasi e azioni cerimoniali che culminano in un banchetto ritualmente offerto alla Sacra Famiglia, rappresentata da poveri o bambini. La gestione del rito è di tipo privato o domestico, affidata all'iniziativa di singoli nuclei familiari, dei quali fa parte la persona che adempie alla promessa fatta al Santo in cambio di una grazia ottenuta o da ottenere, o semplicemente per continuare una tradizione propria della famiglia di appartenenza. Le celebrazioni siciliane riferite a San Giuseppe si collocano in un arco di tempo che va da gennaio a settembre, di cui la data finale del 19 marzo costituisce solo il momento ufficiale, liturgico. I suoi elementi fondamentali sono: l’accensione di fuochi (chiamati variamente #vampi#, #luminari#, #dduminari#, #pagghiara#); le questue individuali o collettive; la vendita all’asta dei beni questuati (in particolare nella Sicilia Orientale); il banchetto (denominato cena oppure #tàvula#, #tavulata#, #artari#, #avutaru#, #autaru#, #Virgineddi#, #Vicchiareddi#) offerto a bambini o poveri che rappresentano la Sacra Famiglia; la processione con il simulacro del Santo; la recitazione di componimenti in siciliano di argomento sacro (chiamati #parti# o #razziuni#); la rappresentazione della Fuga in Egitto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 19-ICCD_MODI_1305675304441
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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