Scongiuro contro la tempesta
XX
Un contadino alza la falce verso il cielo in direzione delle nuvole assiepate nel cielo. Con tono deciso recita una formula: “Nuvola, nuvola scura, che sei venuta a fare?! Vattene al bosco, vattene lontano. #Ristuccia#, #ristuccia#. Vattene in quelle parti scure dove non canta il gallo e non venga zampa di cavallo”. Allo scongiuro partecipano in cerchio altri uomini e alcune donne. Una di queste si unisce in coro ripetendo la formula: “Vattene, vattene, nuvola va' via”. Il contadino ripete con foga la formula, alzando progressivamente il tono della voce e agitando la falce per scacciare le nuvole. Traccia quindi con la falce dei segni circolari sul terreno e nuovamente ripete lo scongiuro
- OGGETTO scongiuro contro la tempesta
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CLASSIFICAZIONE
FESTA-CERIMONIA
- LOCALIZZAZIONE Pietrapertosa (PZ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Si ricorreva allo scongiuro per allontanare l'incombente arrivo di una tempesta, che avrebbe potuto minacciare e distruggere il lavoro agricolo. Secondo quanto scritto da De Martino (1959, pp. 54-58), il rituale si apriva con una formula mnemonica e standardizzata volta ad allontanare verso luoghi isolati la pioggia. Si usava tracciare alcuni segni circolari sul terreno: era il cerchio magico che doveva trovarsi ai piedi dello scongiurante. Dentro questa voragine sarebbe precipitato l'essere maligno che portava con sé le nubi della tempesta
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 17-ICCD_MODI_9473476313541
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0