Rito della #Madonna che scappa#
Nello spazio centrale di piazza Garibaldi, gremita di persone accorse per assistere al rito, sei confratelli, accompagnati da altri membri della Confraternita di Santa Maria di Loreto, trasportano su una barella dorata la statua della Madonna, coperta da un mantello nero. I confratelli indossano una tunica bianca, stretta in vita da un cordone e coperta da una mozzetta verde; portano appeso al collo un medaglione raffigurante il simbolo della Confraternita. Gli uomini avanzano pian piano con un passo cadenzato (lo #struscio#) mentre, dietro di loro, le statue degli Apostoli che accompagnano la Madonna sono ferme. All'improvviso i confratelli iniziano a correre mentre contemporaneamente viene sfilato il mantello nero dalla statua, che resta vestita con un abito verde dello stesso colore della mozzetta dei confratelli. Nello stesso momento uno stormo di colombe bianche, nascoste sotto il manto, si leva in volo. Tra gli applausi della folla, il suono della banda e gli spari di mortaretti in lontananza, la Madonna corre velocemente incontro alla statua del Cristo e, di fronte a quest’ultima e alle autorità del paese, si ferma. Al termine della corsa i confratelli si abbracciano
- OGGETTO rito della #madonna che scappa#
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CLASSIFICAZIONE
FESTA-CERIMONIA
- LOCALIZZAZIONE Sulmona (AQ)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La #Madonna che scappa#, Sacra Rappresentazione dell'incontro tra la Madonna e Gesù Cristo risorto, rappresenta il momento culminante della Settimana Santa sulmonese. Le origini del rito sono incerte, risalente secondo le fonti bibliografiche al XVII secolo, anche se il primo documento certo della manifestazione è una fotografia del 1861, conservata dalla Confraternita di Santa Maria di Loreto. A tale Confraternita si deve l’organizzazione di tutti gli eventi della Settimana Santa e, in particolare, la preparazione e la realizzazione del rito della #Madonna che scappa#. Alla vigilia di Pasqua si compie l’allestimento della piazza dove sarà svolto il rito; la statua della Madonna invece sarà accompagnata dalle consorelle e dai confratelli lauretani e dal parroco nella chiesa di San Filippo Neri, luogo nel quale trascorrerà la notte. La Domenica di Pasqua, dopo la santa Messa, presso la chiesa di Santa Maria della Tomba, prende avvio la processione preceduta dallo stendardo della Confraternita, che accompagna le statue di Gesù Cristo risorto, di San Giovanni e di San Pietro. La processione giunge all'ingresso della grande piazza Garibaldi, dove sarà collocata la statua di Gesù Cristo risorto (a ridosso dell’acquedotto), mentre le statue dei due Apostoli proseguono a passo lento fino alla chiesa di San Filippo Neri per dare l’annuncio della resurrezione di Gesù Cristo alla Madonna. La Madonna, ancora incredula per la notizia ricevuta, esce dalla chiesa e si avvia al centro della piazza accompagnata dai due Apostoli. Sulla piazza cala il silenzio: i due Apostoli si fermano, mentre, da lontano, la Madonna riconosce il Figlio risorto. Ad un tratto, con un ingegnoso sistema di fili, il mantello nero della statua cade, lasciando il posto ad uno splendido abito verde, mentre prendono il volo dodici colombe bianche. A mezzogiorno la Madonna inizia la sua corsa che termina davanti alla statua di Gesù Cristo, dove i confratelli si abbracciano commossi
- TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 13-ICCD_MODI_1389850275541
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0