tinozza
mastello-tinozza,
sec. XX
Contenitore cilindrico a doghe, leggermente svasato. Due doghe, diametralmente opposte, si prolungano verticalmente a modo di manici. Le doghe sono tenute insieme da due fasce di legno poste alla base del tino e poco sotto l'orlo. Tali fasce sono fissate con un incastro a spina di pesce ed inchiodate; quella superiore è ulteriormente rafforzata da due rettangoli di cuoio inchiodati nei punti lesionati. Iniziali in stampatello "CN" impresse a fuoco
- OGGETTO tinozza
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MATERIA E TECNICA
CUOIO
FERRO
LEGNO
sagomatura
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SOGGETTO
mastello-tinozza
- AMBITO CULTURALE Bottega Abruzzese
- LOCALIZZAZIONE Pollutri (CH)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Quando non si andava al ruscello o al lavatoio, per il bucato quotidiano veniva usato questo tipo di mastello a doghe, di dimensioni minori rispetto alla tinozza per la liscivia. La maggior parte degli esemplari è fornita di due manici, ma esistono mastelli a tre e quattro impugnature, diametralmente opposte, sulle quali si appoggiava l'asse per lavare. Generalmente i mastelli sono rotondi e di legno, più rari quelli a forma ovale. Con l'avvento dei materiali plastici sono caduti in disuso ed anche nelle campagne, recentemente, sono stati sostituiti dalle moderne lavatrici automatiche
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO per fare il bucatoNon rilevato
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1300026413
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici dell'Abruzzo
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni ambientali architettonici artistici e storici dell'Abruzzo
- DATA DI COMPILAZIONE 1983
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0