Processione notturna della Madonna del Divino Amore

XXI

A notte inoltrata i pellegrini diretti al Santuario della Madonna del Divino Amore attraversano il fornice dell'Arco di Druso e poi Porta di San Sebastiano. Recano candele accese e innalzano preghiere in modo corale

  • OGGETTO processione notturna della madonna del divino amore
  • CLASSIFICAZIONE FESTA-CERIMONIA
  • LOCALIZZAZIONE Roma (RM)
  • INDIRIZZO Europa, ITALIA, Lazio, RM, Roma, Roma (RM)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'immagine della Madonna venerata nel santurio del Divino Amore è un'antica effige della Vergine in trono con il Bambino fra due angeli. In alto è rappresentata la colomba dello Spirito Santo, dal quale deriva il nome di Madonna del Divino Amore. L'autore probabilmente appartiene alla scuola romana di Pietro Cavallini. Il dipinto si trovava sulla faccia di una delle torri del Castello dei Leoni (fine del XIII secolo), che oggi è conosciuto come Castel di Leva, a circa 12 km da Roma. Si narra che nel 1740 avvenne un fatto miracoloso nei pressi del castello ormai diroccato. Un pellegrino diretto alla basilica di San Pietro si smarrì lungo i sentieri della campagna circostante la torre. Scorse in lontananza il rudere del castello ed un gruppo di casolari. Quando si fece vicino al luogo, sfortunatamente venne assalito da un branco di cani rabbiosi. Il malcapitato, alzando lo sguardo, si accorse dell'immagine sacra dipinta sulla torre e gridò chiedendo la grazia della salvezza. Straordinariamente il branco divenne mansueto. Il pellegrino raccontò l'accaduto ai pastori che erano accorsi sentendo le sue urla, e a tutti coloro che egli incontrò lungo il cammino verso Roma. La fama della Madonna richiamò sul luogo un gran numero di fedeli. Si verificarono dei contenziosi tra il Capitolo di San Giovanni in Laterano e il Conservatorio di Santa Caterina della Rota ai Funari per la giurisdizione di appartenza dell'immagine sacra. In queste circostanze la Madonna del Divino Amore subì un incauto distacco dell'affresco dal muro. La Sacra Rota si occupò di dirimere la faccenda e affidò la giurisdizione al Conservatorio di Santa Caterina. Venne stabilita la costruzione di una nuova chiesa, impiegando le offerte dei pellegrini. L'incarico venne affidato all'architetto Filippo Raguzzini e nel 1745 la Madonna venne trasferita nella sua nuova dimora. La devozione rivolta alla Madonna del Divino Amore è anche legata agli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale. Il 24 gennaio 1944 l'immagine fu trasportata a Roma per proteggerla dalla minaccia del fronte. Dopo lo sbarco degli alleati ad Anzio (22 gennaio) si temeva l'imperversare della battaglia proprio sulla capitale. La Madonna del Divino Amore venne accolta trionfalmente a Roma e portata in una piccola chiesa nei pressi di via di Fontanella Borghese. La popolazione si recava numerosissima a farle visita e per questo motivo si decise di spostarla a San Lorenzo in Lucina. Durante il mese di maggio la battaglia era ormai alle porte e i romani, in un clima di disorientamento e di paura, guardavano al pontefice perché non li abbandonasse. Papa Pio XII invitò i fedeli alla preghiera solenne durante il periodo di Pentecoste. I cittadini non si fecero attendere e la folla accorse per partecipare alla novena. L'immagine della Madonna venne necessariamente spostata nella più ampia chiesa di Sant'Ignazio. Alle 18 del 4 giugno, su invito del papa, venne letto il testo del voto dei romani alla Madonna del Divino Amore per la salvezza di Roma. La stessa sera l'ordine di resistenza dell'esercito nazista venne revocato e le truppe alleate fecero il loro ingresso senza colpo ferire. Le immagini della Madonna del Divino Amore divennero presto diffusissime ed ancora oggi costituiscono quelle più venerate e ricche di ex voto
  • TIPOLOGIA SCHEDA Modulo informativo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 12-ICCD_MODI_1097393624641
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • ENTE SCHEDATORE Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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