mascaruni (maschera, bene semplice)
ante 1909 - 0000
Maschera apotropaica con fattezze demoniache molto accentuate: orecchie pizzute (corna?); sopracciglia cordonate, bocca aperta e lingua protusa.Terracotta decorata e invetriata
- OGGETTO maschera
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MATERIA E TECNICA
ceramica/ terracotta
INVETRIATURA
ingobbiatura
modellatura a stampo
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MISURE
Misura del bene culturale 1201412020: 30 cm
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CLASSIFICAZIONE
RITUALITÀ
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo delle Civiltà - Arti e tradizioni popolari
- LOCALIZZAZIONE Palazzo delle Tradizioni Popolari
- INDIRIZZO Piazza Guglielmo Marconi 8, Roma (RM)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE La maschera fa parte della ricca collezione delle arti e tradizioni popolari del Museo delle Civiltà; fu raccolto in occasione della Esposizione Internazionale del 1911 istituita per celebrare il cinquantenario della proclamazione del Regno d’Italia; della selezione del materiale fu incaricato Lamberto Loria (1855-1913) esploratore ed etnografo, che per questa impegnativa impresa si affidò ad una serie di studiosi, i cosiddetti raccoglitori, che avevano il compito di recuperare il maggior numero di testimonianze della cultura e delle tradizioni italiane che andavano scomparendo a causa dell’inarrestabile sviluppo del Paese (BIBR: PUCCINI 2005). In Calabria furono selezionati circa 3000 oggetti di cui un sesto di ceramica, specie vasellame, grazie all’opera di Raffaele Corso professore di Etnografia presso l’Istituto Orientale di Napoli, che illustrò i manufatti con numerosi utilissimi appunti (BIBR: LOMBARDI SATRIANI, ROSSI 1973); tra gli altri studiosi si ricordano Giuseppe De Chiara e Giovanni De Giacomo. Questo è l'unico esemplare raccolto per l'Esposzione giunto fino a noi, di una tipologia di oggetti piuttosto comune e di cui Corso notava che: "è credenza dei calabresi che, a fugar la Jettatura della casa, basti affiggere sull'arco della porta.... anche una maschera mostruosa". Si riteneva infatti che tali esseri spaventassero le forze negative e impedissero loro di entrare nella casa. La stessa funzione avevano anche i "babbaluti" brocche fantastiche mostruose che potevano essere fissati sui comignoli per accentuare il loro carattere terrorizzante alla fuoriscita dagli occhi e dal naso del fumo del camino. La decorazione a rilievo di motivi ottenuti a stampo e applicati mediante barbotine sulla superficie e la tipica colorazione ottenuta con colature di verde sono tipiche della produzione di Seminara (BIBR: LONGO 2007; DE MARCO 2011; CAVALCANTI 2013)
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO funzione apotropaica
- LUOGO DI REALIZZAZIONE Seminara (RC) - Calabria , ITALIA
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Manna, Gabriella
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201412020
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo delle Civiltà - Museo Nazionale delle arti e tradizioni popolari
- ENTE SCHEDATORE Museo delle Civiltà - Museo Nazionale delle arti e tradizioni popolari
- DATA DI COMPILAZIONE 2025
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0