Armonium (bene semplice)
sec. XX seconda metà
Lo strumento è formato da una tastiera di 5 ottave (mi1 - mi6). Possiede otto registri a pistoni, 2 ginocchiere e due staffe per la movimentazione dell’aria. Il mobile portante è in legno ed è sormontato da un leggio regolabile. I registri frontali a pistoni sono, da sinistra a destra: Acc. Ottava, Diapason 8’, Bourdon 8’, Forte, Voce celeste 8’, Flauto d’amor 8’, Acc. Ottava
- OGGETTO Armonium
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MATERIA E TECNICA
LEGNO
METALLO
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MISURE
Profondità: 54 cm
Altezza: 102 cm
Larghezza: 112 cm
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CLASSIFICAZIONE
STRUMENTI E ACCESSORI/ MUSICALI
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ATTRIBUZIONI
Delmarco: costruttore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Delmarco
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo della Civiltà Contadina di Gavignano
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Conti-Aldobrandini
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L’armonium (chiamato anche organo a pompa) nasce nel 1840 in Francia ad opera di Alexandre-François Debain e ottiene presto una notevole diffusione, ricavandosi un posto stabile, oltre che nelle chiese per l’accompagnamento delle funzioni liturgiche, anche nei salotti. L'armonium francese venne ripreso in Italia da Graziano Tubi che nel 1860 fonda una casa di produzione di strumenti molto curati per fattura e qualità timbrica. L’azienda, con sede a Lecco, ebbe vita fino agli anni Settanta del '900. Altri produttori italiani di armonium sono Giuseppe Mola (1837-1928, di Torino: menzione di merito all’Esposizione Universale di Parigi, 1867), Egidio Galvan (1873-1944, di Trento: medaglia di bronzo all’Esposizione Universale di Liegi, 1905), Iginio Delmarco e Arcangelo Bozzetta (attivi a Tesero dal 1920), Giovanni Lanzani (attivo a Seveso dal 1926), Achille Radice (attivo pure a Seveso dal 1929: noto anche col marchio AREF), Enrico Ciresa (1922-1991, di Tesero, in attività dal 1952), Arienti (Bovisio). L’ambito sacro resta il contesto privilegiato per questo strumento, con un repertorio importante per qualità e ricchezza musicale. Tra gli autori che composero specificamente per harmonium troviamo Saint-Saëns, Guilmant, Louis James Alfred Lefébure-Wély e, in Germania, Sigfrid Karg-Elert. I più apprezzati metodi per armonium sono quelli del Sachs, del Mettenleiter, del Keimann. A causa dell'alto costo della manutenzione specializzata necessaria e della relativa difficile reperibilità, nonché dell'avvento dell'organo liturgico elettronico, gli armonium sono progressivamente scomparsi dalle chiese o vi rimangono inutilizzati. L’armonium fa parte della famiglia degli aerofoni ad ancia libera
- TIPOLOGIA SCHEDA Beni demoetnoantropologici materiali
- FUNZIONE E MODALITÀ D'USO musicaleLa tastiera (#manuale#) apre e chiude gli alloggiamenti delle ance che sono messe in vibrazione dall’aria introdotta dal mantice, azionato da due pedali
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AUTORE DELLA FOTOGRAFIA
Emiliano Migliorini
Migliorini, Emiliano
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CONDIZIONE GIURIDICA
detenzione privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 1201360580
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per l'area metropolitana di Roma e la provincia di Rieti
- ENTE SCHEDATORE Pro Loco Gavignano
- DATA DI COMPILAZIONE 2021
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0